Come sindacato ribadiamo l’importanza dell’impatto positivo sugli aspetti sociali e lavorativi, che questa Convenzione promuove. I dati forniti dall’ISTAT nel report “Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro” sono scioccanti.
1 milione 404 mila donne hanno riferito di aver subito molestie fisiche, o da parte di un collega o di un datore di lavoro, o ricatti sessuali in ambito lavorativo.
1 milione 173 mila donne hanno riferito che, nel corso della vita lavorativa, sono state vittime di ricatti sessuali per essere assunte, mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni di carriera.
Anche a livello di Unione Europea i dati colpiscono drammaticamente: una persona su sei dichiara d’aver subito atti di violenza, molestie o attenzioni sessuali indesiderate sul luogo di lavoro.
Pertanto, tra le azioni imprescindibili volte a ribadire l'inaccettabilità di qualsivoglia comportamento o atto, che si configuri come molestia o violenza nel luogo di lavoro, rientra anche la ratifica della Convenzione ILO C190 da parte dei Governi, e la conseguente promulgazione e applicazione di leggi adeguate a contrastare e prevenire tali fenomeni.