Si è svolto questa mattina a Bari il Consiglio regionale della Uiltrasporti Puglia che si è aperto con un minuto di silenzio per ricordare e commemorare Antonio Schiano e Francesco Citarella, due dirigenti sindacali della Uiltrasporti Pugliese prematuramente scomparsi nelle scorse settimane.
Dopo il saluto del Segretario Generale regionale Vincenzo Boffoli e la relazione del Segretario Generale aggiunto Cosimo Greco, è stato dato ampio spazio ad un ricco e interessante dibattito che ha riguardato tutti i settori e tutti i territori regionali.
A chiudere i lavori il Segretario Generale nazionale Marco Verzari: “Vi ringrazio per il grande lavoro che portate avanti – ha detto Verzari – se guardiamo i numeri vediamo che la Puglia cresce anche più della media nazionale e questo significa che state lavorando tanto e bene nonostante spesso il terreno difficile.
Abbiamo davanti momenti complicati, dopo la pausa estiva ci troveremo ad affrontare la legge di bilancio e sarà una legge che ricadrà direttamente sulle condizioni delle persone, le famiglie e i lavoratori, stiamo affrontando il tema dell’autonomia differenziata che inciderà in modo significativo anche sui contratti evidenziando differenze più o meno marcate a seconda del territorio in cui si vive, tra poco meno di 5 mesi poi il nostro paese si troverà poi ad affrontare un evento eccezionale come il Giubileo e proprio nei giorni scorsi con il Segretario Generale della Uil Pierpaolo Bombardieri abbiamo denunciato l’assoluta mancanza di un piano nazionale che faccia fronte, dal punto di vista infrastrutturale e dei trasporti, all’arrivo stimato di almeno 50 milioni di turisti e pellegrini, una mancanza che porterà il sistema dei trasporti ad un disastro annunciato.
Rilanciare la mobilità pubblica e collettiva, diritto garantito dalla Costituzione, rappresenta l’unica risposta alle sfide del nostro tempo, dobbiamo rilanciare e potenziare il trasporto collettivo non solo per dare ai cittadini la reale possibilità di muoversi nella maniera più sostenibile, efficiente ed economica possibile, ma anche maggiore benessere ai lavoratori del settore che continuano a rivendicare condizioni di lavoro migliori e un giusto recupero retributivo nell’indifferenza delle aziende, del governo e di gran parte della classe politica”.
