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CAF-UIL: Tra digitalizzazione e formazione continua, al fianco dei cittadini con vecchi e nuovi servizi 

CAF-UIL: Tra digitalizzazione e formazione continua, al fianco dei cittadini con vecchi e nuovi servizi 

Intervista al Presidente del Caf-Uil Giovanni Angileri 

Di Gloria Palombo – Uiltrasporti Nazionale 

 
 
Buongiorno a tutti, ci troviamo qui oggi con il Presidente del CAF Uil Giovanni Angileri. Buongiorno Presidente, quali sono i nuovi servizi che il CAF Uil ha recentemente attivato e quali esigenze intendono soddisfare?  

Il CAF della Uil opera da più di trent’anni al servizio degli iscritti alla nostra organizzazione e a tutti i cittadini che si rivolgono ad essa. I servizi che vanno per la maggiore sono quelli delle attività fiscali, dei modelli 730, dell’Isee, del RED, degli INVCIV che sono i modelli tradizionali che da trent’anni facciamo e che ci hanno dato lo spessore di quello che siamo oggi come struttura nel mondo dei centri dell’assistenza fiscale.  

Negli ultimi anni abbiamo messo su anche nuovi servizi che hanno rappresentato uno strumento in più perché il cittadino iscritto alla nostra organizzazione possa trovare nell’intermediazione del CAF uno strumento valido.  

Stiamo cercando di offrire consulenza anche alle piccole partite IVA, che sono lavoratori dipendenti costretti a fare la partita IVA perché senza di questa non riescono a trovare occupazione all’interno delle aziende.   
 
Così come abbiamo fatto nei mesi scorsi un contratto come Consulta Nazionale CAF della notifica digitale. 
Ormai va tutto sull’etere, in un certo qual modo, quindi non arriva più la posta a casa con la notifica di una cartella da parte dei comuni, della riscossione o di altri enti, ma tutto viene mandato o per pec nella posta del contribuente oppure su questo sito che si chiama Send vengono pubblicate tutte le notifiche digitali e il cittadino con il proprio PIN o con il proprio SPID, può entrare e scaricarsi la notifica digitale.  

Se il cittadino non è in grado di farlo, lo può fare attraverso noi intermediari. Il CAF ha una convenzione che ha stipulato con la società di Send e devo dire che negli ultimi mesi, abbiamo permesso a più di 50.000 persone di scaricare la notifica digitale.  

In merito a questi servizi, come si integrano all’offerta tradizionale del CAF Uil, come la dichiarazione dei redditi e l’Isee?  

Quello della notifica digitale è un servizio accessorio, il servizio primario rimane per noi quello dell’attività di assistenza fiscale che è la ragione per cui siamo nati.  

Do dei numeri per comunicare il valore del nostro CAF. Diamo la possibilità ai contribuenti di rivolgersi a noi e facciamo più di 1.061.000 modelli 730 e ogni anno abbiamo avuto un incremento non indifferente, insomma, rispetto all’attività. Anche quest’anno pensiamo di avere un incremento dell’1.5%, 2% rispetto all’attività.  

Gli altri servizi si integrano facilmente perché il cittadino o il contribuente che si rivolge a noi trova la possibilità di accedere anche a questi nuovi servizi, è solo una gran comodità infatti, come dicevo prima, abbiamo avuto più di 50.000 scarichi di notifiche digitale; quindi, questo significa che chi viene da noi ha la possibilità di conoscere questi nuovi servizi e poterli utilizzare.  

Abbiamo messo anche come nuovo servizio con Send, quello del pagamento attraverso dei POS dunque chi si rivolge a noi può pagare non solo le varie cartelle, ma anche tutte le varie bollette che ha in suo possesso evitando di andare a fare le file alle poste.  

Anche per quanto riguarda l’Isee, facciamo più di 558.000 richieste all’INPS e questi sono i servizi che ci impegnano per la maggiore perché l’Isee è una prestazione richiesta da gennaio a dicembre. 

 
Come dicevamo prima, anche sul fronte digitale si sta ampliando il CAF Uil. In che modo vorreste semplificare l’accesso digitale anche nelle zone in cui l’accesso a Internet è più refrattario?  

L’intermediazione è importante perché consente a tuti di poter accedere ai servizi che vengono offerti sia dall’Inps che dall’Agenzia delle Entrate, che sono quelle per cui noi intermediamo. 

Purtroppo, la popolazione non è tutta digitalizzata, abbiamo delle fasce di età che hanno difficoltà ad accedere ai servizi digitali ma attraverso la nostra intermediazione, attraverso la capillarità dei nostri uffici su tutto il territorio, siamo in grado di poter rendere fruibile a tutti la possibilità di accedere anche a questi servizi online. I nostri operatori sono disponibili a dare tutta l’assistenza possibile; i cittadini che si rivolgono a noi, hanno sicurezza, sanno di rivolgersi al CAF della Uil e noi non siamo una società che domani può scomparire, noi siamo l’organizzazione sindacale e quindi chi si rivolge ad uno sportello della Uil sa di avere una garanzia. 

D’altronde, come dicevamo prima, ormai molti servizi vengono digitalizzati dalla pubblica amministrazione. Il cartaceo cerca di scomparire quanto più possibile, perché la pubblica amministrazione cerca di risparmiare rispetto a quelli che sono i costi di collegamento con i contribuenti, per cui invita tutti i contribuenti ad avere una loro password per entrare poter accedere ai servizi con facilità.  

Chi non è in grado da solo, attraverso noi intermediari può farlo. C’è una fascia di società che non è digitalizzata, si tratta di persone anziane che hanno qualche difficoltà in più ad accedere a questi servizi online, per cui attraverso noi trova questa quest’ opportunità. 

Ma persone non si rivolgono a noi solo perché non hanno dimestichezza, lo fanno perché nei nostri operatori trovano dei professionisti qualificati che dedicano molto tempo nella formazione.  

Stiamo lavorando con l’Agenzia delle Entrate e con Inps per rendere ancora più fruibili i servizi ai cittadini attraverso le deleghe digitali. Abbiamo già chiuso con Agenzia delle Entrate l’opportunità della delega digitale per cui un contribuente può richiedere un servizio senza bisogno di accedere ai nostri uffici ma in via telematica. 

Sempre attraverso la delega digitale possiamo avere l’accesso al cassetto fiscale del contribuente, per cui siamo in grado di poter operare una consulenza a 360 ° e quindi assisterlo nei 12 mesi. 

 
 
Guardando al futuro, invece, come immagina l’evoluzione dei centri di assistenza fiscale e quale ruolo avrà il CAF Uil in questo scenario?  

Mi immagino dei centri assistenza fiscale che siano sempre più vicini al cittadino. D’altronde gran parte delle persone che si rivolgono a noi sono iscritti alla nostra organizzazione quindi più semplice rendiamo l’accesso a questi servizi e più riusciamo ad avere il consenso politico che sarà riconosciuto alle nostre strutture sindacali su tutto il territorio. 

Pensiamo a digitalizzare sempre di più tutti i servizi proprio per una formazione continua che possa sempre di più specializzare i nostri operatori su tutto il territorio. 

Pensiamo ad una possibilità di comunicazione, così come quella che stiamo facendo oggi assieme a voi, che sia quanto più semplice possibile, anche quanto più alla portata di chi si rivolge alla nostra organizzazione.  
Noi abbiamo una buona parte di persone, di contribuenti, di cittadini che si rivolgono ai centri di assistenza fiscale e all’intermediazione e non solo iscritti alla nostra organizzazione, pensiamo di poterli avvicinare sempre di più, così come abbiamo una parte di iscritti alla nostra organizzazione che non si rivolgono a noi, perché magari non sa che anche la Uil ha dei servizi di intermediazione. Per cui pensiamo ad una sinergia sempre maggiore con le categorie.