“Siglata l’ipotesi di accordo di rinnovo del contratto nazionale autonoleggio, scaduto il 31 dicembre 2024″. A riferirlo unitariamente Filt-Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sull’intesa sottoscritta unitariamente con l’associazione datoriale del settore, Aniasa e che riguarda circa 20 mila addetti complessivi, sottolineando che è “un’intesa che porta con sé importanti risultati economici e nuovi elementi di carattere normativo”.
“Dal punto di vista economico l’intesa per il triennio 2025 – 2027 – sottolineano le organizzazioni sindacali – prevede un aumento complessivo pari a 238 euro al livello medio, di cui 200 sul tabellare, che saranno erogati in 4 tranche a partire da gennaio prossimo, e 560 euro al livello medio di vacanza contrattuale, a copertura del 2015”.
“Molte le novità dal punto di vista normativo – spiegano infine Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – a partire dall’introduzione della sezione appalti, per consolidare il percorso di un ccnl di filiera e per evitare il dumping contrattuale. Prevista anche la verifica del rispetto dei limiti del part time, anche con la previsione del consolidamento delle ore supplementari e dal monitoraggio dell’effettivo ricorso come strumento di contrasto al part time involontario. Introdotte alcune novità anche per lavoratrici e lavoratori, con una particolare attenzione alle politiche di genere, come il permesso retribuito per lavoratrici affette da dismenorrea e nel caso di lavoratrice inserita nei percorsi di protezione relativa alla violenza di genere viene raddoppiato il compenso una tantum per il trasferimento e viene inserita la clausola di rientro. Avviato anche il monitoraggio del gender pay gap. A sostegno della genitorialità viene estesa la fruizione degli istituti previsti anche a soggetti monogenitoriali e coppie omogenitoriali. Infine un punto qualificante è l’assistenza legale in caso di procedimenti civili o penali per cause non dipendenti da dolo o colpa grave e relative a fatti connessi con l’esercizio delle funzioni svolte, anche per vittime di reati perpetrati via social”.



