Roma, 4 marzo. “Già in condizioni estremamente critiche, l’immagine diffusa in tutto il mondo dell’Italia per il Covid 2019, ha accelerato violentemente
il crollo del traffico aereo nel nostro Paese. Una vera e propria tempesta perfetta che ha trovato forza nell’abbandono in cui questo settore tanto strategico riversa per l’indifferenza politica, nonostante i nostri continui appelli e richieste di intervento”. A dichiararlo il Segretario Generale, Claudio Tarlazzi, e il Segretario Nazionale, Ivan Viglietti, della Uiltrasporti, che preoccupati proseguono:
“Alitalia, Air Italy, Ernest Airlines sono i vettori italiani in stato crisi, ma purtroppo per l’aggravarsi della situazione temiamo che in tempi rapidissimi altre imprese del settore conclamino il medesimo stato sia tra i vettori che tra le altre imprese che operano nel settore.
“Non sono più sufficienti comunicati e dichiarazioni di politici e Governo, come fatto in questi ultimi 24 mesi per puntellare una situazione drammatica, in risposta alle nostre richieste di riforma urgente del settore.
“Siamo al punto in cui la riforma ha valenza di farmaco salvavita, da somministrare immediatamente, perché altrimenti quando i mercati ripartiranno il settore del trasporto aereo italiano sarà cadavere.
“Per l’emergenza, occorrono subito ammortizzatori sociali straordinari non espulsivi con rifinanziamento immediato del Fondo di solidarietà del settore; sostegni alle imprese che si renderanno disponibili a mantenere integra l’occupazione attraverso provvedimenti ad hoc quali ad esempio sgravi fiscali e detassazione di biglietti e carburante; agevolazioni straordinarie di accesso al credito per le imprese del settore che investano.
“Contemporaneamente, per garantire la sopravvivenza di un settore di valenza strategica economica e geopolitica, è necessario ristrutturare il settore, varando una riforma che preveda norme che regolino la concorrenza tra imprese, che oggi penalizza pesantemente quelle italiane, l’eliminazione del dumping contrattuale e salariale, e investimenti diretti dello Stato nelle imprese strategiche in stato di crisi.
“Per troppo tempo la politica è stata sorda, e ora l’emergenza Covid2019 ha accelerato vertiginosamente lo stato di crisi del sistema nazionale del Trasporto Aereo. Per questo il 2 aprile tutto il settore di fermerà per 24 ore, perché non è rimasta altra strada che la mobilitazione”.
“Non sono più sufficienti comunicati e dichiarazioni di politici e Governo, come fatto in questi ultimi 24 mesi per puntellare una situazione drammatica, in risposta alle nostre richieste di riforma urgente del settore.
“Siamo al punto in cui la riforma ha valenza di farmaco salvavita, da somministrare immediatamente, perché altrimenti quando i mercati ripartiranno il settore del trasporto aereo italiano sarà cadavere.
“Per l’emergenza, occorrono subito ammortizzatori sociali straordinari non espulsivi con rifinanziamento immediato del Fondo di solidarietà del settore; sostegni alle imprese che si renderanno disponibili a mantenere integra l’occupazione attraverso provvedimenti ad hoc quali ad esempio sgravi fiscali e detassazione di biglietti e carburante; agevolazioni straordinarie di accesso al credito per le imprese del settore che investano.
“Contemporaneamente, per garantire la sopravvivenza di un settore di valenza strategica economica e geopolitica, è necessario ristrutturare il settore, varando una riforma che preveda norme che regolino la concorrenza tra imprese, che oggi penalizza pesantemente quelle italiane, l’eliminazione del dumping contrattuale e salariale, e investimenti diretti dello Stato nelle imprese strategiche in stato di crisi.
“Per troppo tempo la politica è stata sorda, e ora l’emergenza Covid2019 ha accelerato vertiginosamente lo stato di crisi del sistema nazionale del Trasporto Aereo. Per questo il 2 aprile tutto il settore di fermerà per 24 ore, perché non è rimasta altra strada che la mobilitazione”.