Roma, 28 maggio – “Le modalità osservate da Easy Jet di annuncio a mezzo stampa, di voler ridurre il suo personale del 30%, contraddicono il comportamento finora osservato dalla compagnia low fare in Italia”.
A dichiararlo le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, che proseguono:
“Fermo restando che in virtù dei decreti che tutelano occupazione e reddito a seguito della crisi Covid -19, il proposito di licenziare in Italia è inattuabile, Easy Jet grazie agli accordi sottoscritti con il sindacato, sta beneficiando di corposi ammortizzatori sociali (conservativi e non espulsivi) messi a disposizione dal Governo italiano anche grazie all’azione del sindacato confederale, in termini di cigs e fondo di solidarietà, che abbatteranno in maniera significativa il costo del lavoro per i prossimi 12 mesi, prorogabili qualora la ripresa del mercato dovesse slittare, allo scopo di scongiurare qualsiasi ipotesi di licenziamento, tutelando allo stesso tempo il reddito dei lavoratori piloti, assistenti di volo e personale di terra.
“Respingiamo, quindi, fin da ora qualsiasi ipotesi di riduzione occupazionale della compagnia in Italia – aggiungono infine le tre Federazioni confederali dei trasporti – e avanziamo la richiesta che partecipi al tavolo negoziale per il rinnovo del contratto nazionale.
“Ora ci convochi immediatamente per un confronto tempestivo. Se ciò non dovesse avvenire in tempi brevissimi, la nostra opposizione sarà compatta”.