RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Procedure di raffreddamento TRENITALIA

Procedure di raffreddamento TRENITALIA

In data 5 novembre 2020 si è svolto l’incontro con Trenitalia, in presenza dell’AD, per le procedure di raffreddamento e conciliazione attivate in data 27 ottobre al fine di contrastare la crisi economica aziendale e l’ennesimo rinvio della discussione del Piano Industriale. In apertura della discussione, l’AD ha confermato quanto esposto in audizione alla Commissione Trasporti della Camera. A seguito della diminuzione della domanda (circa il 65%) nel mese di ottobre e delle restrizioni contenute nell’ultimo DPCM, dal giorno 4 novembre la DPLH Trenitalia AV ha effettuato una riduzione di 28 collegamenti (190 Frecce al giorno), corrispondenti al 67% dell’offerta pre-covid.

Prevedendo un’ulteriore diminuzione della domanda (circa 82%), Azienda sta valutando ulteriori riduzioni dei servizi, a partire dal 9 novembre, dove si anticipa la soppressione di ulteriori 50 corse, (50% dell’offerta pre-covid). Dal 14 novembre è prevista un’ulteriore riduzione dell’offerta che porterebbe a una circolazione di quasi 78 frecce al giorno che corrispondono al 28-30% dell’offerta ante-covid. Il minor numero di personale mobile derivante dalla riduzione dei servizi risulta di circa 865 agenti, che la Società, dopo adeguata professionalizzazione, intende impiegare promiscuamente nei prodotti IC e DPR al posto di agenti, di questi ultimi segmenti, che dovranno smaltire le restanti 12.000 giornate di ferie rosse al 31.12.2020. Iniziativa, quest’ultima, che sbalordisce la Uiltrasporti per la complessità tecnica delle abilitazioni da conseguire e la logistica articolata degli impianti. Per quanto riguarda le biglietterie Trenitalia sta valutando una razionalizzazione del reticolo, senza ricadute sul personale che verrebbe impiegato in lavorazioni back office. Nella manutenzione DPLH il calo produttivo attiverà in anticipo le lavorazioni di manutenzione ciclica e decoro. Non sono previsti tagli alla produzione della DPR e dei servizi IC (salvo alcuni su Tarvisio). Trenitalia ha eluso tutte le tematiche contenute nelle procedure di raffreddamento focalizzando la discussione sulla riduzione dei servizi e della attività a causa della diminuzione della domanda prodotta dalla crisi in atto.

Un incomprensibile comportamento aziendale indifferente alle criticità esposte dalla Uiltrasporti Nazionale durante gli incontri effettuati, un totale silenzio sulle materie che hanno attivato le procedure e reso complicati: la gestione degli equipaggi, l’aumento di attività nella manutenzione, la valorizzazione dei ruoli di vendita/assistenza, nonché certezze sulla regolamentazione del lavoro agile. Deludenti le risposte sulla mancata concretizzazione del Piano d’Impresa e per l’assenza di una vera strategia per compensare il calo di fatturato prodotto dall’attuale crisi economica. Una superficialità disarmante nell’affrontare: le richieste dei lavoratori, le istanze della parte sindacale e le strategie aziendali per superare la crisi. Solo silenzi e tagli. Non sono arrivate nemmeno rassicurazioni sulla capienza economica del fondo di solidarietà del settore e ciò contribuisce ancora di più ad aumentare le  preoccupazioni a fronte di una Società che è rimasta passiva in tutto questo tempo in cui il virus continuava a diffondersi nonostante i robusti ristori economici pervenuti dallo Stato con la copiosa decretazione d’urgenza. Pertanto, se i prossimi incontri, organizzati da Trenitalia per i giorni 11 e 12 novembre pv, dovessero essere le fotocopie di quelli precedenti, la Uiltrasporti non esiterà un istante a proclamare uno sciopero nazionale ed a rivolgersi a tutte le forze politiche per denunciare una pessima gestione aziendale.

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