Roma, 3 febbraio – “Ogni morto sul lavoro è un morto di troppo e lo stesso vale per gli infortuni. Il gruppo Fs ha risposto positivamente alla nostra richiesta e ha dato la sua disponibilità ad avviare una campagna straordinaria per la sicurezza sui luoghi di lavoro che coinvolgerà tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del gruppo”. Ne danno notizia Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fast-Confsal, a valle dell’incontro odierno con il gruppo Fs,
aggiungendo che: “Le prime date della serie di incontri per costruire la campagna sono il prossimo 5 febbraio con Rfi e il 10 con Trenitalia. In tali incontri entreremo maggiormente nel merito, andando ad integrare o sviluppare meglio le questioni relative alla sicurezza che riteniamo di approfondire, tenendo in considerazione anche ciò che gli ultimi incidenti ferroviari hanno evidenziato in termini di forti criticità presenti. L’iniziativa ha lo scopo di rafforzare la cultura della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro attraverso un aggiornamento del sistema di gestione della sicurezza delle società del gruppo Fs con l’obiettivo di adeguare e integrare, con puntuali momenti di formazione ed informazione, l’attuale sistema di sicurezza del lavoro in ferrovia in modo da coinvolgere tutte le componenti del ciclo produttivo e limitare al massimo i rischi da interferenza (in particolare nel settore appalti ferroviari e dove si incrociano lavoratori appartenenti a società diverse).
Proseguono le organizzazioni sindacali: “Abbiamo condiviso anche la necessità di avviare una campagna straordinaria di sensibilizzazione sul tema generale della sicurezza sul lavoro a partire dalla formazione in aula, che veda coinvolte tutte le società del gruppo Fs con tavoli di analisi nazionale e territoriali degli aspetti procedurali e organizzativi per poter fare opportune segnalazioni alle società per evitare il rischio di incidenti. Un agire virtuoso che coinvolga in questa campagna straordinaria le Rls, gli Rsu e le strutture territoriali del sindacato in un ruolo attivo e che non possa essere intaccato da pericolose sottovalutazioni del rischio indotte spesso dalla comune pratica di attività ripetitive o indotte dalla fretta di concludere le lavorazioni assegnate in tempi non sempre adeguati agli interventi da eseguire, verificando nel contempo anche i carichi di lavoro nei vari impianti”.