Roma, 01 febbraio 2020 – Nella giornata del 28 gennaio 2021 abbiamo partecipato alla videoconferenza del Comitato Covid-19 delle strutture ENAV di Sede Centrale e Ciampino. Abbiamo proposto di ragionare su tutti i temi che riguardano la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori di cui vi forniamo la seguente sintesi.
1. Procedure di reintegro dei dipendenti a seguito di contagio COVID. Come sapete le prescrizioni aziendali sono di maggiore tutela rispetto ai protocolli indicati dall’Istituto Superiore di Sanità e nello specifico richiedono una visita a cura del Medico Competente prima del reintegro in servizio. Il problema della “dichiarazione di negativizzazione” oltre al costo del richiesto “tampone”, anche oltre il ventunesimo giorno, ha creato qualche difficoltà a nostri colleghi che si sono visti negare tale dichiarazione dal proprio medico di base così come la richiesta di un ulteriore tampone di controllo. La procedura infatti vorrebbe il pieno reintegro in comunità dopo il 21° con almeno l’ultima settimana senza sintomi. Non comprendiamo per quale ragione il dipendente si debba far carico del costo del tampone richiesto da ENAV e soprattutto non è chiaro cosa succede alle giornate lavorative intercorse tra la fine della malattia certificata dal medico di base e la visita del Medico Competente la cui pianificazione ha superato anche la settimana di attesa. Le misure decise da ENAV non devono ricadere sui dipendenti già colpiti da una così grave patologia.
2. Ipotetico rientro in presenza anche oltre il 50%. La scadenza dell’accordo del 06 luglio 2020 che, fatte salve esigenze di servizio, garantiva fino al 100% di Lavoro Agile a determinate categorie di dipendenti ENAV ha destato non poco imbarazzo. È bene ricordare che con comunicato aziendale del 27 ottobre 2020, HR estendeva a tutti i lavoratori la possibilità di ricorrere al lavoro agile in misura anche superiore al 50% laddove, in funzione del ruolo e della mansione svolta, ritenessero che questa scelta individuale potesse concorrere a mitigare i rischi connessi agli spostamenti e al mantenimento di un opportuno distanziamento. Vale la pena ricordare che i limiti di presenza attualmente in essere sono frutto di valutazioni congiunte, così come l’occupazione di bagni e scrivanie, ed incrementare la presenza dei lavoratori in sede metterebbe in discussione l’intero pacchetto di misure per la riduzione del rischio di contagio finora utilizzate. Non è giustificato l’atteggiamento di alcuni responsabili di struttura di voler far rientrare tutti in presenza al 100%.
3. In tema di fruizione dei pasti abbiamo chiesto l’immediata predisposizione dei locali mensa di via Salaria a Sala Refettorio dove ognuno possa consumare il proprio pasto, sia esso portato da casa, che recapitato da società di distribuzione esterne o meglio ancora disponibile tramite appositi distributori di pasti caldi. Non si comprende infatti come altre realtà dell’area romana possano contare su tali distributori mentre a via Salaria no! Sull’utilizzo dei locali mensa ENAV sembra ascoltarci promettendo la disponibilità dalla metà del mese di febbraio. Per quanto riguarda la possibilità di avere dei distributori di pasti caldi, verremo informati al più presto dopo valutazione aziendale.
4. Per quanto attiene ai parcheggi, la cronica mancanza di posti auto per i dipendenti (dirigenti e quadri ne hanno fin troppi) sembra non trovare soluzione se non in un nuovo accordo con il Poligrafico per l’utilizzo del loro spazio in via di villa Spada. Abbiamo proposto di stipulare un accordo, finanche oneroso per il dipendente, per avere posti auto riservati nel parcheggio del vicino centro commerciale Salaria.
5. Abbiamo chiesto di iniziare un percorso che ci possa consentire in futuro di accedere alla fornitura elettrica presso le colonnine che ENAV sta cambiando ed installando su tutti i parcheggi aziendali.Attualmente sono utilizzabili solo dalla nuova flotta di auto elettriche aziendali ma se di colonnine ne predisponessero in numero maggiore, magari con il bonus statale del 110%, sarebbero utilizzabili anche dai dipendenti. Rimettere in moto una macchina complessa come le strutture centrali di ENAV non è cosa facile ma continueremo comunque ad adoperarci con tutti i mezzi disponibili per tutelare le lavoratrici e i lavoratori della nostra azienda.
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