RIDARE DIGNITÀ PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Alitalia: Uilt, nessuna parola dal Governo, servono scelte. Tarlazzi: bando che fa perdere tempo, salvare tutti lavoratori

Alitalia: Uilt, nessuna parola dal Governo, servono scelte. Tarlazzi: bando che fa perdere tempo, salvare tutti lavoratori

ROMA, 19 febbraio – “Per Alitalia non si stanno facendo le scelte: il problema e’ questo. Il Governo batta un colpo all’Europa. Prenda il dossier e rappresenti all’Ue le necessita’, ma si vada avanti velocemente”.

Lo chiede il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, interpellato dall’ANSA sulle indiscrezioni sul dossier Alitalia, precisando, che, qualunque sia la soluzione, “bisogna evitare in tutti i modi, compatibilmente con le norme Ue, la perdita di tempo e accelerare il piu’ possibile Ita. E farlo evitando il bando, che farebbe perdere troppo tempo: la strada migliore e’ la trattativa privata per il lotto unico”. “Nel Governo nessuno ha ancora speso una parola su Alitalia, che ha un indotto di 40 mila persone”, ha osservato Tarlazzi, avvertendo che “l’amministrazione straordinaria ha sempre meno soldi e non si fanno le scelte per far partire Ita”.

“Qualunque soluzione va bene, ma vogliamo salvare tutti i lavoratori e il perimetro deve restare nella sua unicita’ anche con una diversa articolazione societaria. Non vogliamo nessun pezzo fuori”, ha aggiunto il sindacalista, ricordando che il 25 febbraio tutto il settore del trasporto aereo sara’ in piazza Montecitorio a Roma per la manifestazione nazionale “una manifestazione non contro il Governo, ma per chiedere al Governo lo stato di crisi del settore” perche’ “la situazione e’ al tracollo”. 

Il Segretario raggiunto poi telefonicamente dall’Agenzia Lapresse circa l’ipotesi di cessione degli Asset prima allo Stato e poi a Lufthansa ha dichiarato: “Non ha un alto grado di fattibilità da punto di vista tecnico. Ed è in palese contrasto con le norme europee, rischiamo di perdere ulteriore tempo. Invece qui il tempo è risicato”. “Bisognerebbe accelerare”, sostiene Tarlazzi che chiede al Governo di “battere un colpo “nei confronti dell’Europa, perché la soluzione dell’apertura di un bando per noi non agevola la partenza di Ita in tempi veloci”.