Roma, 3 marzo 2021 – Si è svolto in data odierna l’incontro programmato con l’Amministratore Delegato di Italo Gianbattista La Rocca e le Segreterie Nazionali. L’AD ha illustrato il forte impatto che la pandemia ha avuto su Italo, con perdite che si aggirano
intorno al mezzo miliardo di euro per il solo anno 2020. Una crisi che ha investito fortemente il settore dell’alta velocità dove nemmeno nei periodi di allentamento delle misure restrittive (estate 2020) ha permesso all’Impresa di tornare in una condizione di semi-normalità.
Oltretutto, i 40 servizi giornalieri che in questo momento Italo sta effettuando, pari al 30% della produzione, risentono ancora dell’impatto delle norme sul distanziamento sociale portando quest’ultima a un reale 15%, con un riempimento medio pari al 10%. Di fronte a questo scenario che stenta ancora a ripartire, AD ed Azionisti continuano a guardare con ottimismo al futuro, convinti che nei prossimi mesi possa esserci una ripresa e che terminando l’emergenza sanitaria possano aprirsi nuovi scenari di sviluppo. Al momento, nessun progetto precovid è stato annullato, bensì ne è variata solo la collocazione temporale. Anche davanti costi incomprimibili (ad esempio la manutenzione dei treni), Italo ha messo in atto accordi transitori con tutti i fornitori in un’ottica di cost saving. Le operazioni messe in campo dal Governo per aiutare l’Azienda sono state lo sconto sul pedaggio e il Fondo Emergenza per i danni covid.
Lo sconto sul pedaggio è pari all’80% fino al 30 aprile 2021. L’AD dichiara che, attualmente, ha un’utilità relativamente ridotta, visto il numero di treni circolanti, ma che potrà diventare fondamentale se prorogato fino alla piena ripresa in modo da favorire il ritorno sul mercato. Per quanto riguarda il Fondo Emergenza danni covid: ad oggi, purtroppo, l’Azienda non ha ancora ricevuto nulla, nemmeno quanto previsto per la prima fase di lockdown. Il decreto attuativo è stato emanato a fine 2020, ma i fondi sono ancora bloccati a livello europeo. L’erogazione del fondo è prevista su 15 anni, ma l’Azienda, avvalendosi del sostegno di istituti finanziari, conta di poter ridurre questa finestra temporale.
Pur ritenendo aprile/maggio mesi importanti per una forte ripresa della vaccinazione, al momento non sarà previsto un aumento dei 40 servizi giornalieri, se non una coppia per il ritorno sulla Reggio Calabria, con l’obiettivo di attivare i nuovi servizi su Bari non appena possibile.
Sono stati sviluppati i filtri HEPA, di concerto con un gruppo di lavoro che ha incluso il San Raffaele di Milano, il Politecnico di Milano e il gruppo Ferrovie dello Stato. I test di certificazione sono stati conclusi ad inizio 2021 e Italo dichiara di aver subito richiesto la produzione ad Alstom in modo che i filtri nel mese di aprile saranno installati su tutti i treni.
L’Azienda dichiara di aver iniziato a lavorare fin da subito alla campagna vaccinale in sinergia con la Protezione Civile, trasmettendo già da tempo l’elenco del personale da vaccinare alle autorità competenti. Al momento le previsioni sono che la vaccinazione potrà avvenire nei mesi di luglio/agosto 2021.Infine, l’AD ha voluto ribadire che crede molto nell’accordo stipulato con le OO.SS. per il riconoscimento del Premio per l’anno 2020, ribandendo la volontà di mettere in campo tutti gli sforzi necessari per poterlo erogare nel secondo semestre 2021, con l’unico obiettivo di continuare a mettere in sicurezza la cassa aziendale.Le Segreterie Nazionali guardano con favore l’apertura di tratte nuove, la conferma dei livelli occupazionali, dei progetti in essere, l’impegno confermato per l’erogazione del Premio e l’installazione dei filtri HEPA; auspicano che si possa lavorare costantemente in sinergia, al fine di garantire ai Lavoratori le risposte e gli strumenti necessari per gestire questa fase di ripresa.