Roma, 8 aprile – “La storia di Alitalia è corredata, purtroppo, da gestioni manageriali sciagurate e da scelte politiche altrettanto sbagliate che hanno provocato numerose volte drammatici dissesti economici finanziari dell’Azienda, nonostante il fatto che le lavoratrici i lavoratori siano tra i più produttivi e professionalmente preparati del settore e benché il costo del lavoro fosse ben al di sotto di quello delle compagnie concorrenti” Così il Segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il Segretario Nazionale, Ivan Viglietti, riassumono i trascorsi vissuti dalla compagnia Alitalia.
“Ora il Paese ha l’opportunità di costituire una nuova compagnia di bandiera che sia sostenibile sotto il profilo industriale economico e sociale purché venga dotata degli adeguati segmenti industriali che la mettano nelle condizioni di competere sul mercato al pari di tutte le altre compagnie.
La newco Alitalia-ITA non può essere priva di una flotta numericamente adeguata con aerei di nuova generazione, deve avere al suo interno la manutenzione e l’handling così come le altre compagnie full carrier poiché sono i presupposti industriali necessari per poter competere in un mercato molto contendibile e perché entrambe generano profitti e non costi” affermano i due Segretari Uiltrasporti che proseguono:
“Il confronto con l’Europa sta facendo emergere che la Commissione generale Concorrenza presieduta dalla Commissaria Vestager ha un atteggiamento molto diverso rispetto a quello adottato con Airfrance e Lufthansa alle quali, nella ricapitalizzazione, non è stato chiesto ciò che invece viene chiesto all’Italia in merito al taglio degli slot. Ciò è stato dichiarato più volte anche dagli altri Ministri che partecipano alla trattativa.
Ad Airfrance non si chiede un taglio del 50% degli slot cosa che viene chiesta alle Newco per Linate; per la compagnia di bandiera francese ci si è limitati a percentuali irrisorie che si attestano intorno al 7%.
La discriminazione è conclamata.
Non capiamo il motivo per cui il Ministro Giorgetti neghi questa evidenza: siamo indotti a dedurre che o quello che è stato dichiarato fino adesso non corrisponda al vero o viceversa non corrisponda al vero ciò che ha dichiarato oggi durante il Question Time al Senato quando afferma che non c’è discriminazione sulle richieste di taglio degli slot di Linate” spiegano Tarlazzi e Viglietti.
“Non condividiamo assolutamente la sua impostazione che presuppone una compagnia talmente piccola per la quale possono essere sufficienti il 50% degli attuali slot di Linate.
È l’ora di finirla, non ci prestiamo a farci prendere in giro: non lo merita il nostro Paese e non lo meritano i dipendenti di Alitalia e dell’intero indotto.
Si avvii subito un tavolo confronto a cui devono partecipare tutti i ministeri coinvolti perché il vaso è colmo, la manifestazione del 14 sotto al Mise dovrà ricevere necessariamente delle risposte” concludono.