RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Bocchi, Panzarella e Tarlazzi: Ripresa riparta da investimenti in infrastrutture e nuovi progetti. Positivo il metodo di confronto avviato dal Ministro

Bocchi, Panzarella e Tarlazzi: Ripresa riparta da investimenti in infrastrutture e nuovi progetti. Positivo il metodo di confronto avviato dal Ministro

Roma, aprile – La ripresa dell’economia deve ripartire dagli investimenti, in particolare nelle infrastrutture, con il completamento dei cantieri già avviati e con nuovi progetti, sfruttando le risorse,nazionali ed europee, a disposizione.

Riteniamo positivo il metodo periodico di confronto con le parti sociali sul piano infrastrutturale del Paese avviato dal Ministro Giovannini.

Temi, come le grandi opere pubbliche cantierabili già individuate e quelle che si aggiungeranno in breve tempo, saranno il cuore dello sviluppo del Paese, dalla crescita del mercato interno alla stabilità occupazionale fino alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Costruzione e potenziamento di nuovi tracciati ferroviari, stradali, di ponti, oltre alla manutenzione e messa in sicurezza delle opere esistenti, riforme nel settore dei porti, della logistica , del trasporto pubblico locale e del trasporto aereo e la loro interconnessione rappresentano le precondizioni essenziali per uno sviluppo equilibrato del nostro Paese.

Il sistema dei trasporti deve raggiungere l’obiettivo di una più funzionale connettività dei nodi logistici finalizzata a migliorare la mobilità delle persone ed il trasporto delle merci, in un’ottica di maggior sostenibilità ambientale e di maggior efficientamento del sistema Italia.

I grandi filoni dell’edilizia, dei trasporti, del turismo, dei servizi pubblici essenziali, contribuiscono alla competitività europea e mondiale del nostro Paese, è questa la strada da percorrere in tempi brevissimi utilizzando tutte le risorse disponibili.

Occorre intervenire sulla capacità di progettazione, sulla velocizzazione delle procedure, sull’armonizzazione delle autorizzazioni necessarie, sul controllo di tutti i soggetti coinvolti.

Per ottenere questi risultati bisogna percorrere l’autostrada veloce della digitalizzazione della P.A., la qualificazione delle stazioni appaltanti, la guida di un unico codice dei contratti pubblici, senza deroghe ma con le dovute semplificazioni burocratiche.

Il nostro compito principale è salvaguardare la legalità e la trasparenza, salvaguardare la crescita e la stabilità occupazionale, salvaguardare le nostre competenze nella competitività del mercato, salvaguardare la qualità delle opere edili e di tutto il mondo dei trasporti, salvaguardare gli interessi dell’utenza e dei servizi.

Aspettiamo a breve l’operatività dei sottogruppi di lavoro al PNRR, annunciati dal Ministro Giovannini, di cui il sindacato dovrà esserne uno degli attori principali per l’ottenimento del miglior risultato nel più breve tempo possibile.

Oggi, ancor più di ieri, è necessario verificare la legalità delle imprese appaltatrici, la corretta applicazione delle norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori coinvolti, la qualità e quantità dei materiali utilizzati, la positività dei documenti contributivi e retributivi e la corretta applicazione dei CCNL, evitando ancor di più il ricorso al minor prezzo che non ha mai garantito e mai garantirà la corretta esecuzione dei lavori.