Roma, 6 maggio 2021 – In data 5 Maggio 2021 si è svolto il programmato Attivo unitario Nazionale di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal ed Ugl-Fna avente ad oggetto la vertenza per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri – Internavigatori (Mobilità/Tpl) al quale hanno preso parte circa 200 partecipanti, tra Responsabili territoriali di settore delle cinque Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL. La vertenza, che nasce da un contratto scaduto da tre anni e mezzo, ha già visto l’effettuazione di due scioperi nazionali e la proclamazione di una terza azione di sciopero di 24 ore per il prossimo primo giugno.
I 50 interventi dei dirigenti territoriali che hanno preso parte ai lavori, equamente distribuiti tra le Organizzazioni Sindacali e limitati per motivi tecnico/organizzativi, hanno evidenziato, sia pure con diverse sfumature, i seguenti punti:
Riforma del settore:
Il sistema del TPL si trova in una fase che necessita di un intervento strutturale profondo che fornisca un’adeguata risposta alla crescente e mutata domanda di mobilità e che, nel contempo, restituisca centralità ai servizi di trasporto pubblico nel Paese, necessità peraltro confermata dal dibattito relativo al tema delle riaperture per le attività economiche e sociali nel corso della Pandemia. Occorre intervenire qualitativamente e quantitativamente sul sistema della ripartizione delle risorse dedicate al settore, sul sistema di affidamento dei servizi, anche evitando che i continui ricorsi giudiziari post assegnazione, continuino a generare meccanismi di proroghe infinite di gestione del servizio, che bloccano investimenti e sviluppo. Occorre favorire un processo di aggregazione delle quasi 1000 imprese presenti, perlopiù di piccole dimensioni, che incentivi una maggiore industrializzazione del settore. Inoltre, sarà indispensabile attenzionare le misure ed investire al meglio le risorse previste dal PNRR.
Salute e Sicurezza:
Il tema della tutela della salute e sicurezza del lavoro non è più rinviabile. È inaccettabile l’atteggiamento delle Associazioni Datoriali rispetto a questa priorità per le lavoratrici e i lavoratori. È indispensabile creare una cultura rispetto alla materia: destinare risorse, aumentare la formazione, intervenire in ogni singola azienda attraverso una campagna straordinaria sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che preveda l’imprescindibile coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali. Rispetto alle aggressioni ai danni delle lavoratrici e dei lavoratori, che operano prevalentemente front line, è indispensabile attuare azioni immediate, anche coinvolgendo le Istituzioni interessate, attraverso una politica di tutela della persona sul posto di lavoro, da condividere a livello nazionale e da applicare in tutte le aziende anche adeguando il parco mezzi. Così come sta avvenendo sulla campagna vaccinale, occorre evidenziare come la politica delle Associazioni Datoriali, rispetto anche a questo tema, risulta incongruente con le azioni che diverse aziende loro associate mettono in campo.
Vertenza rinnovo CCNL:
I contribuiti dei partecipanti all’attivo hanno confermato la linea messa in campo dalle Segreterie Nazionali, che prevede la prioritaria chiusura economica del triennio 2018-2019-2020 senza introdurre ulteriori argomentazioni, attraverso un accordo ponte, utile ad avviare l’urgente e indispensabile percorso di rinnovo anche normativo del CCNL che dovrà prevedere a titolo esemplificativo e non esaustivo:
• Introduzione di meccanismi che obblighino il rispetto dei tempi di rinnovo del CCNL, dando piena applicazione alle previsioni contrattuali già esistenti;
• Maggiore esigibilità della contrattazione di secondo livello nel rispetto degli attuali assetti contrattuali;
• Rivisitazione della classificazione del personale con particolare attenzione ai giovani ed ai nuovi assunti;
• Aggiornare la classificazione del personale e normare le nuove figure professionali; • Definire norme a tutela del personale inidoneo che ne consentano il ricollocamento;
• Superare le differenze della normativa dell’allegato A del CCNL del 2000 (quarta area); • Eliminare le ormai ingiustificate differenze normative tra Asstra e Anav;
• Normare lo smart working quale diversa modalità di svolgimento del rapporto di lavoro;
• Migliorare la qualità del lavoro, anche dal punto di vista dell’impegno lavorativo, introducendo strumenti volti a favorire la conciliazione vita lavoro;
• Sensibilizzare sul tema della specificità di genere rispetto alle condizioni di lavoro e alla tutela della maternità, nonché della delicata fase di allattamento; • Rafforzare le misure di welfare, quali la previdenza complementare/assistenza sanitaria integrativa;
• Istituire norme rivolte a garantire la sicurezza. Iniziative a supporto della vertenza Gli interventi hanno evidenziato una convinta partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla proclamata azione di sciopero nazionale di 24 ore del prossimo 1° giugno, invitando le Segreterie Nazionali a porre in essere ogni azione necessaria al successo dell’iniziativa, a partire dal presidio nazionale che si terrà il 13 maggio p.v. in piazza dell’Esquilino a Roma sotto la sede di ANAV Nazionale.
È indispensabile, inoltre, attivare iniziative sindacali in ogni azienda, al fine di supportare territorialmente la vertenza per il mancato rinnovo del contratto nazionale ed organizzando anche azioni che possano sollecitare le aziende nei confronti delle loro rappresentanze associative.
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