RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

ll segretario Generale, Claudio Tarlazzi, è intervenuto al convegno di presentazione della Proposta di un Testo Unico per il TPL di Linea elaborato dal DIAG, dalla Fondazione Massimo Malena per il TPL e da Isfort presso l’Università “La Sapienza” di Roma

ll segretario Generale, Claudio Tarlazzi, è intervenuto al convegno di presentazione della Proposta di un Testo Unico per il TPL di Linea elaborato dal DIAG, dalla Fondazione Massimo Malena per il TPL e da Isfort presso l’Università “La Sapienza” di Roma

Roma, 21 settembre – “Il tpl è un settore molto importante del nostro Paese ma è un sistema che deve cambiare e migliorare, essere più inclusivo, eliminare le differenze tra nord e sud ed essere più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Per fare questo occorre una riforma dell’intero settore.
Il testo unico è un valido strumento per capire che cosa sia necessario fare. Occorre fare le cose bene, io spero che sia giunto il momento per avvicinare tutti gli utenti che non utilizzano il mezzo collettivo e scelgono quello privato. La pandemia ha accentuato questa tendenza descrivendo il tpl come un luogo non sicuro in cui era più facile contagiarsi.
Gli investimenti previsti dal PNRR per la sostituzione del parco mezzi servirà a ben poco se non si riporta il servizio a soddisfare le esigenze degli utenti.
L’eccessiva frammentazione è da combattere, servono aziende più grandi e più inclini a investimenti, modernizzazione e digitalizzazione del servizio per renderlo più vicino ai giovani attraverso un sistema di mobilità integrata.

Le riforme non si fanno senza risorse, il fondo nazionale del trasporto deve essere incrementato riconfermando la spesa storica e confermando il principio che le risorse ulteriori debbano essere date a coloro che le meritano.

Vedo l’assenza della parte lavoro nel rapporto elaborato dalla commissione Mattarella, devono essere inseriti tra i criteri che determinano una maggiore premialità altri due aspetti: chi ha meno infortuni sul lavoro e
chi ha meno vertenze sindacali, perché come conferma la commissione di garanzia, la maggior parte delle vertenze sindacali sono determinate dal non rispetto degli impegni contrattuali da parte delle aziende.

Vanno poi confermate le regole di tutela per i lavoratori che passano da un’azienda all’altra per cambi di gestione, con il rispetto delle clausole sociali che troppo spesso ora sono eluse.
Il testo unico secondo me è un ottimo strumento non avrei inserito il riferimento al RD 148 la cui disciplina sul lavoro andrebbe affidata alla contrattazione collettiva”.