Mondello, 5 ottobre – Si è svolto oggi il Consiglio regionale della Uiltrasporti Sicilia. L’apertura del consesso è stata affidata alla Segretaria regionale Houda Sboui che dopo aver accolto il Consiglio e salutato gli ospiti in sala ha messo a votazione la presidenza del tesoriere Pier Franco Meloni che è stato eletto all’unanimità. Dopo gli adempimenti statutari si sono aperti i lavori con la relazione del Segretario generale UilTrasporti Sicilia Agostino Falanga.
“Porgo a tutti voi il mio caloroso saluto e vi ringrazio per la partecipazione. La cerimonia inaugurale di ieri è stata per me una grande emozione. Oggi sono fiero di poter affermare che la nostra organizzazione funziona. Ha recuperato un ruolo primario nel panorama politico sindacale della Sicilia.
Desidero fare una panoramica delle linee politiche. Il lavoro si è ridotto del 25%, negli ultimi anni, soprattutto quello dei giovani e delle donne a seguito della pandemia. Il buon uso delle risorse provenienti dal PNRR si quantificano in 82 mld di euro e dovranno essere impiegati per le infrastrutture regionali. Dovrà essere colmato il gap con le altre regioni italiane. Il ponte sullo stretto è un’opera fondamentale per noi.
Entrando nel merito dei settori e iniziando dai portuali va detto che le AdSP hanno continuato a svolgere le loro attività così come i lavoratori portuali siciliani non si sono mai fermati durante la pandemia.
Lo stato di emergenza è un tratto da sempre caratterizzante il settore dell’igiene ambientale. Il mezzogiorno purtroppo soffre di carenza di impianti per il trattamento dei rifiuti, un investimento di 2 mld (previsti dal PNRRR) porterebbe alla realizzazione di impianti idonei con creazioni di posti di lavoro. Serve uno sviluppo omogeneo della raccolta differenziata. I lavoratori del settore del Multiservizi, seppur nell’attesa del rinnovo del loro contratto, hanno garantito tutti i servizi essenziali, rischiando per la propria salute durante la prima fase di pandemia quando non vi erano i dispositivi di protezione.
Per quanto riguarda il Tpl le principali aziende vivono in una continua carenza di mezzi e di programmazione. A nostro avviso questo settore ha bisogno di una profonda riforma. Quanto al trasporto su ferro la Sicilia è sempre su un binario morto. La rete resta obsoleta, i tempi di percorrenza sono inaccettabili. Il trasporto aereo è stato pesantemente colpito, mentre le aziende del settore hanno speculato sulle lavoratrici e lavoratori, la segreteria nazionale si impegnata e si impegna affinché non si perpetui l’ennesima beffa a loro danno.
la Uiltrasporti farà con lealtà e spirito di servizio ciò che le compete per non essere spettatrice passiva ma parte attiva delle dinamiche sociali e politiche in atto. Ci aspetta un futuro pieno di incognite che dobbiamo affrontare con serenità di giudizio. Continuiamo a lavorare e sempre con l’obiettivo di tutelare le lavoratrici e i lavoratori e far crescere la Uiltrasporti”.
Dopo un ampio e costruttivo dibattito è intervenuto il Segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone: “Ottimo lavoro sin qui svolto dalla Uiltrasporti Sicilia, complimenti ad Agostino e a tutti voi. Inaugurare una nuova sede sindacale é sintomo di crescita e di buon lavoro. Stiamo attraversando una fase delicata. Giovedì prossimo ci ha convocato il presidente della regione per discutere sul PNRR. La Uil storicamente è sempre stata a favore della costruzione del ponte sullo stretto ma al momento non è previsto. Dobbiamo porre attenzione al sistema infrastrutturale: bisogna velocizzare la rete ferroviaria. Il Presidente dell’autorità portuale di Palermo ha dimostrato che quando la volontà c’è tutto si può fare. Il porto di Augusta è centrale per la regione, dobbiamo ragionare delle cose che servono. Con la fine di Alitalia io non sono sicuro che le cose rimarranno come sono, la regione siciliana si è occupata solo di gestione di crisi. I collegamenti, per la nostra isola sono fondamentali, la rete autostradale è al collasso. La rete di collegamenti non è fruibile e c’è troppa disattenzione. Abbiamo avviato confronti utili con la politica ma non facciamo sconti a nessuno. Adesso si discute sulla normativa della rappresentatività, dobbiamo rafforzare gli istituti contrattuali. Stiamo crescendo, la qualità del gruppo dirigente è alta, dobbiamo rafforzare la presenza femminile. Dobbiamo capitalizzare i risultati positivi raggiunti. La campagna zero morti è stata un faro, questo tema oggi è centrale. Avanti così con la Uil e con la Uiltrasporti”.
Ha chiuso i lavori il Segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi: “è sempre un piacere essere qui con voi. Ho sentito numerosi interventi che esprimono molta energia, l’energia che serve per far crescere la nostra organizzazione. La sede inaugurata ieri ne è la dimostrazione. La Uiltrasporti e la Uil hanno dedicato la sala riunioni a Domenico Geraci, un uomo che ha combattuto contro la mafia e le infiltrazioni mafiose e le illegalità. La Uiltrasporti è cresciuta in una fase molto complicata, siamo nella direzione giusta, le lavoratrici e i lavoratori premiano il nostro impegno. È chiaro che il dato dell’affluenza ai seggi di queste ultime elezioni amministrative è sintomatico. Il sindacato intercetta i bisogni della gente cosa che a quanto pare non fa la politica. La politica fatta a livello nazionale dalla confederazione risponde ai bisogni delle persone, dobbiamo continuare ad essere noi propositori dei processi di crescita di questo Paese. Noi non vogliamo subire i processi di sviluppo ma vogliamo esserne protagonisti. Il PNRR è senza dubbio una grande opportunità per tutti, per rendere il Paese più competitivo sotto ogni aspetto. I divari tra nord e sud devono essere colmati, per il sud si è fatto ancora troppo poco. C’è un problema di rete ferroviaria, di impianti nell’igiene ambientale. Le infrastrutture sono fondamentali, per la Regione il ponte sullo stretto è importante per il completamento del corridoio scandinavo e meridionale. Per quanto riguarda la questione della sostenibilità sociale non è chiaro quale modello di sviluppo voglia intraprendere il Governo.
La questione contrattuale l’abbiamo affrontata cercando di rinnovare tutti i contratti, ma non basta, servono le necessarie riforme in tutti i settori nei quali operiamo. La logistica è una fabbrica di sfruttamento dove vige la logica dell’appalto al massimo ribasso, non si applica il contratto… è un problema serio, il Paese ha bisogno della logistica, abbiamo 5 giorni di scorte per l’approvvigionamento dei prodotti. Il PNRR ha messo al centro l’interconnessione fattiva di tutti i centri logistici.
Bisogna fare delle riforme vere, non si può andare avanti con la frammentazione che c’è in questo settore, la media dei dipendenti è di 9 unità, le aziende è ovvio che non riescono ad avere innovazione di processo e di prodotto, spesso comprimono i diritti e le tutele dei dipendenti. La prima riforma che chiediamo è un forte indirizzo della politica per aumentare le dimensioni di queste aziende. Noi dobbiamo fare il massimo per creare la maggiore efficienza possibile, quindi dimensioni di aziende adeguate, chiediamo la parità di trattamento economico in tutta la filiera tanto per l’azienda leader tanto per quella appaltatrici. Anche il tpl soffre di una eccessiva frammentazione, troppe aziende e troppo piccole, bisogna adeguare il servizio rispondendo alla domanda e non all’offerta.
La questione dei contratti è molto importante e molto seria, il contratto è uno strumento di regolazione del mercato, soprattutto sotto il profilo normativo. Coloro che parlano di salario minimo sono nemici della contrattazione collettiva e della storia di questo Paese. Il mercato necessita di essere governato, il salario minimo per noi è il contratto. Chi rinnova i contratti deve avere la giusta rappresentanza. Se vogliamo riformare il Paese dobbiamo passare dal concetto del reciproco riconoscimento e dare una regola ben chiara: i contratti devono corrispondere ad una maggioranza qualificata delle imprese e dei lavoratori.
L’Alitalia è il più grande fallimento politico e industriale di questo Paese. Adesso ITA è un’azienda di Stato controllata al 100% dal Ministero dell’economia e delle Finanze: lo Stato italiano non fa applicare l’art. 2112 e questo potrà avere un effetto domino su tutte le altre crisi. Consentendo ai privati di acquistare pezzetti di una azienda e di non assumere i lavoratori addirittura prendendoli dal mercato. Non viene applicato il ccnl e le retribuzioni vengono abbattute del 50%. L’intero settore del trasporto aereo è al collasso, abbiamo chiesto incontri istituzionali per una riforma vera e per rendere la concorrenza più regolata.
Siamo impegnati tutti i giorni per vincere la battaglia delle tutele per le lavoratrici e i lavoratori, si deve crescere attraverso un’economia sociale, non ci può essere sviluppo economico senza sviluppo sociale”.