“Ancora una volta siamo costretti a denunciare l’assoluta superficialità della Compagnia spagnola e dei propri consulenti del lavoro che hanno creato un danno economico rilevante ai propri lavoratori italiani. Numerose sono infatti le cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate che i lavoratori di Volotea si sono visti recapitare, per omesso pagamento delle aliquote IRPEF a partire dall’anno 2016”.
Lo afferma la Segreteria nazionale della Uiltrasporti che spiega: “Già nel 2018 e successivamente nel 2019 avevamo fatto presente l’incoerenza delle aliquote fiscali applicate da Volotea rispetto alla normativa italiana, ma la Compagnia come sempre ha preferito continuare sulla sua strada. Ora implacabilmente è arrivata la contestazione dell’ADE che vede purtroppo coinvolti i lavoratori inconsapevoli della scorretta tassazione applicata dal sostituto di imposta.
Nonostante questo – continua la Uiltrasporti – la Compagnia spagnola continua ancora adesso ad applicare le aliquote contestate alle retribuzioni dei propri dipendenti, esponendoli ai futuri rilievi dell’Agenzia delle Entrate. La fiscalizzazione è scorretta perché, secondo il fisco italiano, Volotea non sta applicando un contratto collettivo, elemento fondamentale per fruire delle agevolazioni fiscali, che noi chiediamo ormai dal 2018 per la tutela dei lavoratori. Auspichiamo quindi – conclude la Uiltrasporti – che l’azienda si faccia carico di tutti gli oneri e apra immediatamente il confronto per la negoziazione e stipula di un contratto collettivo rispettoso dei lavoratori e delle norme italiane. In caso contrario metteremo in campo tutte le azioni sindacali e legali consentite”.