“E’ oltraggioso che i dirigenti di Air Italy non si siano presentati all’incontro di oggi, convocato dal Ministero del Lavoro alla presenza dei Ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo Economico e delle Regioni Sardegna e Lombardia”. A riferirlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo chiedendo che: “il governo ora fermi l’invio delle lettere di licenziamento, mantenga il tavolo di confronto aperto e intraprenda ogni strada per scongiurare i licenziamenti dal 1 gennaio”.
“Ribadiamo – spiegano le organizzazioni sindacali- che il caso Air Italy rischia di diventare il primo drammatico e tangibile segnale della tragedia sociale che sta travolgendo il settore del trasporto aereo. Con una norma in deroga alla Legge di Bilancio si potrebbe estendere la cassa integrazione a tutti i 1400 lavoratori e lavoratrici di Air Italy anche per il prossimo anno, a prescindere dalle decisioni prese dall’azienda. Per questo – sostengono infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – ci appelliamo a tutti i parlamentari perché si adoperino urgentemente per evitare una macelleria sociale, contestualmente deve essere inserito un emendamento, già nel decreto Milleproroghe, che costituisca il bacino nazionale di riqualificazione e ricollocazione del personale del trasporto aereo”.