RIDARE DIGNITÀ PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Alitalia: sindacati, dal confronto in Europa ancora troppi i punti da chiarire. ITA deve essere una priorità del nuovo Governo

Alitalia: sindacati, dal confronto in Europa ancora troppi i punti da chiarire. ITA deve essere una priorità del nuovo Governo

Roma, 10 febbraio – “Riteniamo positivo che oggi si sia avviata una prima fase di confronto con la DG Concorrenza. Sono emersi temi molto importanti per il futuro di Alitalia in amministrazione straordinaria e per la nuova Ita ma il dialogo dovrà proseguire”. Così i Segretari Generali di Filt- Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi a margine dell’incontro sul futuro di Alitalia in amministrazione straordinaria e la Newco Ita con la Direzione Generale Concorrenza della Commissione Europea. La riunione è stata organizzata da Etf, la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti a cui Filt- Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti aderiscono.

“Ci sono questioni che vanno chiarite e che richiedono quindi un nuovo incontro a breve; in particolare non siamo d’accordo su come applicare la discontinuità tra Alitalia in amministrazione straordinaria e la Newco Ita”. Spiegano Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi, che proseguono: “Le procedure in sede di Commissione devono essere velocizzate evitando al contempo un inutile nuovo bando di gara”.

“Inoltre, – dichiarano i tre Segretari Generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti – la nuova Ita deve avere le stesse opportunità degli altri competitor di acquisire il complesso dei beni aziendali di Alitalia in amministrazione straordinaria. In tale ottica non condividiamo le richieste di cessione “a pezzi” degli asset strategici: Personale dipendente, brand, logo, beni strumentali indispensabili alla produzione, slot, handling e maintenance  costituiscono un patrimonio di valore in quanto “unicum” produttivo. In caso contrario saremmo di fronte ad un danno causato ad Ita, ai lavoratori ed al Paese. Ne consegue che, anche nell’ambito di una procedura di bando aperto, le offerte per l’acquisizione dell’intero complesso dei beni aziendali debbano essere preferite”.

“Infine, – concludono Malorgio Pellecchia e Tarlazzi – riteniamo che il Governo nascente debba al più presto affrontare con determinazione  questo tema, puntando al rilancio del progetto ITA, valorizzando la natura industriale e innovativa dell’investimento  e richiedendo in questo senso all’Europa un trattamento analogo a quello riservato alle altre compagnie europee. In una situazione così drammatica del comparto non possiamo permetterci di sbagliare”.