RIDARE DIGNITÀ PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Alitalia, sindacati: Stupore per comportamento Commissari. Di nuovo rischio stipendi non pagati

Alitalia, sindacati: Stupore per comportamento Commissari. Di nuovo rischio stipendi non pagati

Roma, 23 marzo – “Siamo allibiti davanti all’ulteriore slittamento del nostro incontro coi Commissari, deciso unilateralmente da parte aziendale. Inizialmente dovevamo vederci venerdì scorso, quindi domani, come deciso dagli stessi Commissari e ora rinviato al 31 marzo. Non ci viene lasciata altra scelta: questo venerdì protesteremo a Fiumicino”.

È quanto dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl T.A, spiegando che: “Questo nuovo rinvio è una decisione scellerata, dato che la situazione drammatica vede ad oggi, nonostante il giorno previsto per il pagamento degli stipendi si stia avvicinando: totale incertezza sull’erogazione delle retribuzioni di marzo 2021, dopo che a febbraio si era corso il medesimo rischio; la comunicazione aziendale di indisponibilità ad anticipare il trattamento base della cassa integrazione straordinaria formalizzata presso il Ministero del Lavoro il 18 marzo scorso; totale incertezza sulla data di pagamento della prestazione della cassa integrazione straordinaria base da parte dell’Inps; totale incertezza sulla data di pagamento dell’integrazione del Fondo straordinario del trasporto aereo, relativa al mese di dicembre 2020, sempre da parte dell’Inps”.

Proseguono Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl T.A.: “Ci domandiamo se in questo rinvio sia rilevabile un profilo di incoscienza piuttosto che di irresponsabilità. Si fa sempre più concreto, infatti, il rischio che circa 11mila famiglie rimangano senza reddito e senza integrazioni salariali per un periodo ad ora sconosciuto, non riuscendo ad avere rassicurazioni né da parte aziendale né da parte dell’Inps sull’evolversi della situazione.

A questo si aggiunge l’inaccettabile silenzio del Ministero dello Sviluppo e il preoccupante stallo governativo rispetto alla partenza della NewCo (ITA) che, nella migliore delle ipotesi, avvierà le sue operazioni non prima dell’estate, con dimensioni eccessivamente ridotte e un piano industriale assolutamente inadeguato al rilancio della compagnia di bandiera”.

“Quanto espresso finora non ci lascia altra scelta se non quella di far sentire forte la nostra voce e il nostro dissenso in una manifestazione, insieme alle nostre famiglie, le quali rischiano di non avere più il necessario sostentamento, venerdì 26 marzo alle 11 presso l’aeroporto di Fiumicino-piano arrivi Terminal 3”.