Roma, 18 ottobre. Nessuno resti escluso. È questo che sostengono le Organizzazioni Sindacali rispetto al giusto e importante processo di internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato e mantenimento del decoro nelle scuole statali italiane, previsto dal 1° gennaio 2020.
A pochi giorni dalla mobilitazione e da un partecipato sciopero nazionale, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti rilanciano sulla necessità di definire una soluzione per la continuità occupazionale di tutti i 16mila addetti ex Lsu e Appalti Storici coinvolti.
La bozza di decreto interministeriale che ad oggi prevede 11.236 assunzioni dirette, paventa una perdita occupazionale di 4.783 lavoratori. Una situazione inaccettabile per i sindacati, che rivendicano una gestione coordinata della vertenza, attraverso l’attivazione di una cabina di regia che coinvolga perlomeno i Ministeri dell’Istruzione, del Lavoro e dell’Economia, al fine di garantire la contestualità degli interventi utili alla piena occupazione di tutti i lavoratori coinvolti.
Dire che con questa manovra si risparmiano 170 milioni di Euro, fino ad oggi utilizzati per dare un lavoro e un salario ai 16mila lavoratori impiegati, significa avallare quasi 5mila licenziamenti. Situazione che Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti contrasteranno con tutte le iniziative necessarie.
I sindacati, infine, sollecitano l’attivazione del tavolo di confronto e interventi integrativi finalizzati ad una gestione flessibile del processo di internalizzazione, che dovrà avere i caratteri della inclusività e dell’adeguatezza degli strumenti e delle risorse, per confermare a tutti i lavoratori un posto di lavoro e un reddito anche dopo il 1° gennaio 2020.