RIDARE DIGNITA' AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Attivo nazionale Tpl: Tarlazzi, dal prossimo rinnovo contrattuale dipenderà il futuro del settore

Attivo nazionale Tpl: Tarlazzi, dal prossimo rinnovo contrattuale dipenderà il futuro del settore

Si è svolto questa mattina a Roma l’attivo nazionale Uiltrasporti del Trasporto Pubblico Locale per fare il punto sulle principali criticità del settore e discutere sull’imminente avvio della piattaforma per il rinnovo del Ccnl.

All’incontro, che ha visto la nutrita partecipazione dei responsabili regionali del settore, è intervenuto il Segretario Nazionale Roberto Napoleoni, che ha illustrato l’attuale situazione del Tpl a livello nazionale, sottolineando la necessità di una rivisitazione complessiva del sistema di trasporto pubblico locale che porti i cittadini sui mezzi pubblici, ma anche salario e benessere ai lavoratori.

Le conclusioni dei lavori sono state affidate al Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi: “Per la mobilità si spendono in totale nel nostro Paese 11 miliardi l’anno, ma il problema è che questi soldi vengono spesi male con la conseguenza che il servizio continua ad essere inadeguato e utilizzato solo per una piccola percentuale di spostamenti e la difficoltà a reperire autisti continua ad essere rilevante. Una situazione quindi che va cambiata in modo decisivo tenendo in considerazione il fatto che la mobilità delle persone è un principio garantito dalla Costituzione. Dobbiamo valutare la necessità che il trasporto pubblico diventi completamente gratuito, un approccio che comporterebbe sicuramente un carico maggiore sulla fiscalità pubblica, ma porterebbe anche ad una svolta economicamente più vantaggiosa per le famiglie e ad una maggiore sostenibilità ambientale e sociale. 

Il prossimo rinnovo contrattuale – ha proseguito Tarlazzi – dovrà necessariamente tenere conto di tutto questo, ma anche considerare che l’approccio al mondo del lavoro sta cambiando e i contratti devono adeguarsi alle nuove necessità. Le trattative rappresenteranno un momento di confronto e di scontro perchè dovremo necessariamente batterci per ottenere un recupero salariale importante. Dobbiamo chiedere al Governo di mettere a regime misure di carattere fiscale, come la detassazione degli aumenti contrattuali, fondamentali per fronteggiare l’aumento esponenziale dell’inflazione che erode i salari e provoca un vertiginoso calo dei consumi. 

Se non si prendono provvedimenti come questi saremo costretti a scaricare il peso di questi aumenti sulle aziende. 

Se nell’ultima campagna di rinnovi abbiamo puntato molto sul welfare ottenendo ad esempio risultati importanti sulla sanità integrativa, in questa fase dobbiamo portare soldi in tasca ai lavoratori senza polverizzare l’aumento economico in tanti piccoli rivoli. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo servirà tutta la forza d’urto che abbiamo. Dobbiamo  fare leva sulla politica e spiegargli cosa serve davvero a questo settore, ma anche essere efficaci e determinati nel confronto con le aziende e se il problema è che loro non hanno soldi, allora invitiamole a chiedere insieme a noi al governo la detassazione degli aumenti.

Aumentare salari e benessere lavorativo – ha concluso il segretario generale – è necessario non solo per le lavoratrici e per i lavoratori, ma per il futuro del nostro Paese e questo discorso vale per tutti i settori. Per questo motivo abbiamo previsto, coinvolgendo le sigle sindacali che vorranno condividere questo percorso, una campagna di mobilitazione, con assemblee in ogni azienda e piattaforme differenziate per ogni settore, per discutere di temi fondamentali come i salari, la sicurezza, la conciliazione dei tempi vita-lavoro e le regole del mercato, tutti temi che determinano la qualità del lavoro ma anche del servizio. Tutti temi che non possono più attendere”.