Carissime/i,
ci avviamo verso la conclusione di questo 2020, “annus horribilis”, che lascerà un segno indelebile nella nostra memoria, nei nostri ricordi, nel nostro vissuto. Ognuno di noi ha conosciuto la portata devastante della pandemia che ha colpito il mondo, la nostra economia, il nostro sistema produttivo e sociale. Tutti i nostri settori sono in forte crisi, ciò nonostante, siamo stati strategici per l’approvvigionamento del Paese, per i servizi essenziali e i trasporti, rischiando la salute soprattutto all’inizio della pandemia quando i dispositivi di protezione scarseggiavano. Non finiremo mai di ringraziarvi per tutto l’impegno profuso con dedizione e senso di responsabilità.
Molti tra noi, poi, hanno anche provato che cosa significhi ammalarsi, perdere persone care, amici, non poter vedere gli affetti più stretti. È stato un anno in cui la Uiltrasporti ha perso, seppur per ragioni diverse dal Covid, tre cari amici: Lallo, Pippo e Vittoria e a loro e alle loro famiglie rivolgo il mio più affettuoso pensiero da parte di tutta la nostra organizzazione.
Come Uiltrasporti abbiamo lavorato duramente affinché fossero previste misure di sostegno per la tenuta delle aziende, dell’occupazione, per la tutela dei soggetti più deboli: lo shock che viviamo agisce in modo multiforme e diseguale. Sotto molti aspetti infatti la crisi ha evidenziato fragilità preesistenti. Da altri punti di vista ha accelerato tendenze già operanti.
In epoca di pandemia è indispensabile essere lungimiranti e, anche grazie all’utilizzo dei fondi europei, dobbiamo progettare velocemente il futuro del Paese mettendo al centro obiettivi sfidanti da realizzare: l’equità delle opportunità, la coesione sociale, la centralità della persona, del lavoro di qualità, della salute e della sicurezza.
Siamo di fronte ad una opportunità unica e forse irripetibile che non possiamo perdere per ridisegnare un Paese migliore, una sfida di portata epocale che sta cambiando l’attuale modello di sviluppo economico e sociale.
È una grande sfida quella che ci attende e noi del settore trasporti vogliamo coglierla appieno.
Noi possiamo farcela, dobbiamo farcela. Ma per farcela, dobbiamo prima immaginarlo il domani per costruirlo migliore. Insieme.
Giungano cari auguri a tutti voi e alle vostre famiglie.
Claudio Tarlazzi