Il 17 e 18 luglio si sono svolti tra le Organizzazioni Sindacali e la Fise/Federreti gli incontri nell’ambito della trattativa per il rinnovo del CCNL di settore.
Essi avrebbero dovuto rappresentare, come dichiarato espressamente dalle parti datoriali, l’occasione per chiudere tutta la parte normativa del Ccnl, per poi dedicare gli incontri successivi già calendarizzati al 30 e 31 luglio, alla definizione della parte economica del rinnovo.
Purtroppo, se da un lato si è riusciti a trovare un punto di sintesi su temi importanti, tra cui l’assunzione con contratto a termine, quella con contratto a tempo parziale, e il superamento delle differenze retributive tra le diverse figure contrattuali, dall’altra continuano a permanere alcune criticità che le Organizzazioni Sindacali ritengono dirimenti.
In primo luogo vi è il tema del FTH, sul quale si potrebbe effettuare un notevole passo in avanti, purché si chiarisca bene la base di calcolo per la determinazione nelle aziende della percentuale massima utilizzabile in ogni singolo e distinto comparto.
Permangono, inoltre, molte delle criticità legate alla Classificazione del personale, nonostante i notevoli passi indietro, rispetto all’impostazione iniziale, già effettuati “responsabilmente” dalle Organizzazioni Sindacali.
Ulteriore criticità è rappresentata poi dall’insistenza delle controparti datoriali nel riproporre il tema delle procedure di raffreddamento, nonostante la parte sindacale abbia ampiamente e fermamente argomentato e comunicato la propria indisponibilità sull’argomento.
Infine, rispetto alla partita economica, che era all’ordine del giorno dei prossimi incontri del 30 e 31 luglio, le controparti hanno rappresentato la loro volontà di procedere in “discontinuità” con quanto fatto nei rinnovi precedenti, in termini di durata del CCNL, di incremento complessivi, di limitazione degli effetti di trascinamento sugli istituti contrattuali e di modalità di allocazione delle risorse economiche.
Per quanto sopra, le Segreterie Nazionali si vedono costrette a proclamare lo STATO DI AGITAZIONE di tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore, riservandosi di stabilire, a sostegno della vertenza contrattuale, le necessarie azioni di mobilitazione del personale che verranno comunicate successivamente.
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Foto di copertina tratta da pixabay.com
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