RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Congresso regionale Uiltrasporti Toscana, Panzieri confermato Segretario generale

Congresso regionale Uiltrasporti Toscana, Panzieri confermato Segretario generale

Tarlazzi: rivedere il modello di sviluppo del nostro Paese per ridare dignità alle persone e al lavoro

Si è tenuto oggi a Livorno l’XI Congresso regionale della Uiltrasporti Toscana.

L’evento, aperto dalla relazione introduttiva del Segretario generale regionale Michele Panzieri, è stato animato da numerosi interventi dei delegati presenti che hanno toccato ogni ambito dei trasporti e servizi della regione. Le elezioni degli organismi statutari hanno poi riconfermato Panzieri alla guida della Uiltrasporti regionale per i prossimi 4 anni.

Le conclusioni sono state affidate al Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi. “La pandemia prima e la guerra in Ucraina poi hanno innescato un processo di deglobalizzazione che ha ed avrà profondi effetti nella nostra società e nella nostra economia. Abbiamo bisogno di una politica che ci renda più autonomi, riportando nel nostro Paese produzioni che abbiamo decentrato nel tempo, senza però chiuderci al mondo.

La situazione che abbiamo davanti ha modificato le rotte commerciali e sta provocando profondi mutamenti anche nel settore dei trasporti marittimi.

La riforma del mondo portuale – ha poi aggiunto Tarlazzi – deve avere un’organicità e non essere fatta a spot. Anche l’autoproduzione ad esempio deve essere svolta a determinate condizioni che non espongano i marittimi a pericoli in termini di sicurezza.

Il modello portuale italiano noi continuiamo a difenderlo perché è un modello che ha dimostrato la sua resilienza anche in momenti particolarmente difficili, un modello che dobbiamo esportare anche in altri settori a partire dagli aeroporti, dove la gestione privatistica si è tradotta in compressione dei diritti dei lavoratori.

Aumentare le tutele e il benessere dei lavoratori deve essere la nostra priorità e in questo ambito si inserisce la discussione intorno al salario minimo, che deve essere peró il trattamento economico complessivo dei contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati dalle sigle sindacali e datoriali più rappresentative a livello nazionale.

La nostra Costituzione – ha concluso il Segretario Generale – dice che il Paese è fondato sul lavoro, ma spesso sembra invece fondato sull’appalto e sull’appalto al massimo ribasso, utilizzato solo per ragioni economiche e non organizzative a tutto discapito delle lavoratrici e dei lavoratori. È questo un modello che dobbiamo contrastare e scardinare, dobbiamo partire da lì per cambiare il nostro modello di sviluppo e ridare dignità al Paese, alle persone, al lavoro.”