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Consorzio Manital, Sindacati: soluzioni ancora parziali da lungo incontro del 30 luglio

Consorzio Manital, Sindacati: soluzioni ancora parziali da lungo incontro del 30 luglio

Ieri 30 luglio si è tenuto al Ministero del Lavoro l’incontro chiesto da Filcams, Fisascat e Uiltrasporti nazionali per la vertenza Manital. 
All’incontro erano presenti, come richiesto, rappresentanti del Ministero del Lavoro, del MISE, del MIUR e di Consip, oltre a che di Manitalidea e delle Società del Consorzio.

Il lungo incontro ha visto il presidente di Manital giustificare le mancate erogazioni dei salari ascrivendole a responsabilità degli Enti pubblici, che non pagando regolarmente le fatture sono la causa delle difficoltà.
Pur comprendendo la gravità della situazione denunciata che richiede approfondimento e risoluzione, le Organizzazioni Sindacali hanno tuttavia giudicato parziali e non esaustive le giustificazioni dell’impresa, sottolineando che dal Bilancio 2017 (ultimo disponibile) emergono anche altre cause, quali investimenti poco sostenibili, diversificazione delle attività, aumento degli emolumenti per il CdA,, che ormai determinano lo stato economico dell’impresa da crisi conclamata e difficilmente reversibile.
Filcams, Fisascat e Uiltrasporti hanno fortemente sottolineato che le difficoltà delle imprese, a qualsiasi ragione esse siano dovute, non si possono scaricare sui dipendenti, pregiudicando il pagamento delle retribuzioni e delle competenze dei lavoratori, che continuano regolarmente a prestare la propria attività.
Sulle ragioni addotte dalle imprese riferite ai loro crediti vantati verso gli Enti pubblici, i Ministeri presenti hanno preso l’impegno di approfondire e nel caso, a sollecitare i pagamenti, invitando nel contempo le imprese a dare comunque e nell’immediato risposta concreta pagando le retribuzioni.
Dopo 7 ore di incontro, al termine Manital e le società Consorziate hanno dichiarato di pagare le retribuzioni di giugno entro il 2 agosto ai lavoratori occupati negli appalti delle scuole, ed entro il 10 agosto a quelli occupati negli altri appalti.
I sindacati hanno preso atto della dichiarazione aziendale, che pur rispondendo alla priorità posta, giudicano parziale e insufficiente e, soprattutto, non risolutiva di una condizione di difficoltà che da troppo tempo, coinvolge 10mila lavoratori.
Confermano che sui territori e nei singoli appalti potranno continuare tutte le iniziative di contrasto, anche legali, utili a vedere riconosciuti i salari e le competenze mancanti, chiedendo il coinvolgimento delle committenze per l’attivazione dei pagamenti in surroga e per l’affidamento ad altre imprese degli appalti oggi in capo alle imprese del consorzio Manital, nella convinzione che le committenze pubbliche e private si debbano assumere la responsabilità, prevista anche dalla legge, finalizzata al rispetto delle norme e dei contratti.