Più di 2.300 i dipendenti della più grande cooperativa operante nel settore culturale in Italia
Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno ufficialmente trasmesso la piattaforma rivendicativa unitaria per la definizione del primo Contratto integrativo aziendale da applicare alle lavoratrici e ai lavoratori di CoopCulture, la più grande cooperativa operante nel settore culturale in Italia, presente in 15 regioni con più di 2.300 dipendenti.
L’avvio della trattativa, atteso nelle prossime settimane, rappresenta un passaggio fondamentale per il rafforzamento delle relazioni sindacali, consolidate nella fase pandemica e nel cambio di concessione che ha interessato il Parco Archeologico del Colosseo, con l’obiettivo di valorizzare le professionalità presenti in azienda, garantire migliori condizioni normative e salariali e promuovere un modello di lavoro dignitoso, adeguatamente retribuito e tutelato.
Tra i punti qualificanti della piattaforma: il rafforzamento delle relazioni sindacali a livello nazionale e territoriale prevedendo un confronto strutturato sui temi della contrattazione, diritti di informazione e consultazione, nonché l’incremento delle ore di agibilità sindacale, anche per lo svolgimento delle assemblee sindacali su tematiche trasversali e non solo vertenziali (Pari Opportunità, Violenza e Molestie sui luoghi di lavoro, a titolo esemplificativo); il miglioramento della formazione e delle opportunità di crescita professionale, con l’istituzione di un organismo paritetico finalizzato ad implementare il confronto sulle iniziative formative da intraprendere, l’introduzione di una disciplina dedicata al Congedo per la Formazione e percorsi di sviluppo di carriera, sia attraverso una mobilità interna orizzontale e verticale; la stabilizzazione del personale part-time, attraverso il consolidamento delle ore di lavoro supplementare svolte in maniera continuativa; la maggiore attenzione alla salute e sicurezza, con misure specifiche per la prevenzione dei rischi legati a cambiamenti climatici, violenza e molestie sul lavoro; l’istituzione della banca dei permessi solidali, per favorire un sistema di supporto tra i lavoratori in situazioni di difficoltà; il potenziamento delle misure di conciliazione vita-lavoro, tra cui congedi parentali migliorati, permessi per la genitorialità e part-time temporaneo per genitori di figli con DSA o DSP; la tutela della salute, con permessi retribuiti per visite mediche e misure di sostegno per i lavoratori affetti da gravi patologie; l’introduzione della disciplina sullo smart working, laddove compatibile con le mansioni svolte; la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, per garantire un uso responsabile delle nuove tecnologie nel rispetto dell’occupazione e delle professionalità esistenti; la ridefinizione del lavoro domenicale e festivo, con l’introduzione di un sistema di rotazione equo e l’incremento delle maggiorazioni retributive; l’istituzione di un premio di produttività, basato su obiettivi verificabili e condivisi, per redistribuire equamente la ricchezza generata dal lavoro; il miglioramento del welfare aziendale, con l’introduzione del buono pasto giornaliero; il contrasto alle violenze e alle molestie sui luoghi di lavoro, pari opportunità e sostegno alle vittime di violenza di genere.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti sottolineano l’importanza della definizione di un primo Contratto integrativo aziendale per le lavoratrici e i lavoratori di CoopCulture e auspicano l’avvio di un confronto costruttivo con l’azienda, nella convinzione che investire sul benessere e sulla valorizzazione dei dipendenti sia la chiave per garantire un servizio culturale di qualità per il Paese.
“è indubbio – dichiarano le tre sigle – che il vero sviluppo passa attraverso la valorizzazione di coloro che lo determinano, riconoscendone e accrescendone le competenze, garantendo un lavoro di qualità, svolto nel pieno rispetto della salute e sicurezza e contrastando ogni forma di discriminazione, violenza e molestia, prevedendo un attento al bilanciamento dei tempi di vita professionale e personale, rispettoso dei diritti individuali e in linea con le disposizioni legislative”. “ La qualità delle condizioni di lavoro, normative e salariali – concludono – è strettamente connessa alla qualità di un’offerta che è chiamata a rapportarsi con standard sempre più elevati”.