RIDARE DIGNITA' AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Coronavirus, Sindacati: ok Dpcm su selezione merci prima necessità. Sosterremo mobilitazioni se merci non privilegiate o senza sicurezza

Coronavirus, Sindacati: ok Dpcm su selezione merci prima necessità. Sosterremo mobilitazioni se merci non privilegiate o senza sicurezza

Roma 23 marzo – “E’ una prima vittoria perchè per la prima volta si accetta una selezione delle merci di prima necessità che chiediamo dall’inizio della crisi”.  Così Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sulle misure contenute nel Dpcm del 22 marzo relative al trasporto delle merci, evidenziando che “rimane attivo il trasporto delle merci funzionali alle produzioni e al commercio dei beni essenziali e rimangono confermati i trasporti di prodotti per igienizzazione e sanificazione, presidi medici, medicinali, alimentari, tecnologia sanitaria ed agricoltura anche con consegne a domicilio, purché nel rispetto delle misure di protezione previste”.“Per quello che ci riguarda – proseguono le tre organizzazioni sindacali – va segnalata ai prefetti qualunque lavorazione non legata al trasporto di beni essenziali, anche sostenendo eventuali azioni di lotta dei nostri rappresentati sui territori. Allo stesso tempo, laddove non ci fossero le condizioni di sicurezza fissate dalle recenti linee guida sottoscritte dalle parti sociali al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e cosi come prevede il protocollo sul contenimento della diffusione del virus, si dovranno ridurre le attività, dando priorità alle merci essenziali per l’interesse del paese o in alternativa sospenderle, attivando gli ammortizzatori sociali. Anche in questo caso sosterremo le azioni di lotta a livello aziendale che dovessero determinarsi su questo obiettivo”. “Va attivato un confronto con il Mit – chiedono infine unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – per avere garanzie sull’applicazione puntuale di quanto previsto nel Dpcm del 22 marzo sul piano del trasporto delle merci e per richiedere gli interventi strutturali di cui i nostri settori hanno necessità e che dovranno essere inseriti nei prossimi provvedimenti legislativi. Solo così sarà possibile affrontare quella che si prevede essere una crisi la cui conclusione non è ancora definita”.