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Crisi Air Italy, Tarlazzi: il Governo non può tirarsi indietro

Crisi Air Italy, Tarlazzi: il Governo non può tirarsi indietro

Roma, 12 febbraio. “La crisi di Air Italy va inquadrata in un contesto di regole deficitarie, sul quale da tempo stiamo chiedendo un intervento ai vari Governi che via via si sono succeduti”. Così il Segretario Generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi,

che prosegue: “Occorrono regole di sistema che eliminino le distorsioni della concorrenza nel mercato, che stanno producendo le crisi che si susseguono nel settore, benché il trend dei passeggeri da e per l’Italia sia in continuo aumento. La crisi di Alitalia e quella di Air Italy, così come la chiusura di Ernest Airlines, hanno questa genesi, al di là degli errori che i vari manager hanno certamente prodotto.
“Su Air Italy bisogna trovare con urgenza una soluzione – prosegue Tarlazzi – e il Mise, il Ministero Lavoro e il Mit non possono chiamarsi fuori, stante il fatto che nell’accordo quadro del 2016 sottoscritto anche da tali ministeri, è previsto il loro impegno a «monitorare costantemente le dinamiche produttive e occupazionali derivanti dalla attuazione della partnership» (Qatar Airways e Alisarda SpA).
“Quell’Accordo prevedeva anche – spiega il segretario della Uiltrasporti – che le parti sociali fossero convocate con le Amministrazioni regionali interessate con cadenza trimestrale, per la verifica dell’attuazione degli impegni sottoscritti.
“Nonostante il nostro grido di allarme più volte ripetuto nelle sedi competenti, è grave l’assenza istituzionale rispetto a quegli impegni presi.
“Ora che la situazione è precipitata – avverte Tarlazzi – nessuno può tirarsi indietro e chiediamo che si trovi una soluzione urgente per la tutela dei lavoratori e la ripresa delle attività, tenendo ben in conto che con questa ulteriore crisi il Fondo di sostegno al reddito del settore non è capiente, e deve essere finanziato con urgenza, nonostante le dichiarazioni errate del Ministro dello Sviluppo Economico.
“Abbiamo già proclamato lo sciopero del settore del Trasporto Aereo per il 25 febbraio, e sia chiaro che non ci fermeremo se non saranno trovate urgenti soluzioni al problema”.