RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

DLF: incontro con l’Assemblea Nazionale

DLF: incontro con l’Assemblea Nazionale

In data 16 dicembre si è svolta l’Assemblea Nazionale del Dopo Lavoro Ferroviario in modalità video conferenza alla presenza di tutte le strutture periferiche.

Il quadro d’insieme, evidenziato dal Presidente Bruciati, ha messo in luce una grave sofferenza economica generale del settore dopolavoro a partire da un blocco completo delle attività svolte quotidianamente. I costi fissi degli immobili di proprietà della società “patrimonio” del DLF e le quote da versare per quelli ancora in affitto di proprietà di Ferrovie, hanno evidenziato un forte squilibrio nel rapporto con le entrate, tanto da determinare gravi conseguenze in molti bilanci nei territori.

Inoltre a quanto sopra si deve aggiungere una riduzione del 15% delle libertà sindacali assegnate annualmente alle varie strutture territoriali DLF per il prossimo anno 2021. Questo fatto potrebbe mettere in seria discussione il mantenimento in vita di alcune sedi dopolavoristiche, nonostante l’apporto fornito all’attività quotidiana dall’instancabile impegno di molti ferrovieri in pensione. Infine è stato riproposto il tema delle elezioni e dei rinnovi dei consigli di gestione di ogni singolo dopolavoro ferroviario, ormai scaduti da diversi anni e di cui alcuni, addirittura commissariati. Come Uiltrasporti Nazionale abbiamo ribadito l’importanza del dopolavoro come istituzione nata ben quasi 100 anni fa ma anche evidenziato che serve una radicale trasformazione dello stesso in funzione dei nuovi bisogni ed esigenze dei ferrovieri. Per questo si dovrà partire, prima di indire nuove elezioni, a cambiare lo statuto e valutare insieme al Gruppo Ferrovie dello Stato, che indirizzo dare al nuovo dopolavoro ferroviario del futuro. Una scommessa importante ma che riteniamo da perseverare per non disperdere un patrimonio così grande ed unico come quello rappresentato, nel tempo, dal dopolavoro ferroviario. Infine è stata rimarcata, alla luce di questo percorso di rinnovamento, la necessità di dare impulso ad una campagna di tesseramento al dopolavoro ferroviario che dovrà seguire, contestualmente, all’iscrizione al fondo di previdenza complementare Eurofer ed all’adesione al sindacato.

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