RIDARE DIGNITÀ PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Emergenza Covid-19: difficoltà per lavoratori in appalto pulizie, sanificazione e multiservizi. Lettera al Presidente del Consiglio

Emergenza Covid-19: difficoltà per lavoratori in appalto pulizie, sanificazione e multiservizi. Lettera al Presidente del Consiglio

Roma, 16 marzo. In questa fase di emergenza sanitaria, la situazione in cui riversano migliaia di lavoratrici e lavoratori degli appalti di pulizie, sanificazione e multiservizi
che operano nelle strutture pubbliche e private, soprattutto ospedaliere e sociosanitarie, è molto difficile. Sono lavoratori in prima linea privi delle dovute protezioni e informazioni. 
“I Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) sono scarsi e inadeguati, determinando una situazione che rischia di avere conseguenze drammatiche nel settore ospedaliero e sanitario: la mancanza di mascherine, guanti e camici per gli addetti alle pulizie e alla sanificazione può mettere in pericolo non solo la sicurezza dei singoli addetti, ma anche quella degli standard di protezione dal contagio nelle stesse strutture sanitarie” denunciano Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti in una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri.
Le richieste che in questi giorni le Organizzazioni Sindacali territoriali hanno fatto alle imprese titolari di appalti sia pubblici che privati, in molti casi non hanno avuto esito positivo, per la difficoltà di reperire i DPI necessari come le mascherine a norma. Sono rimaste inascoltate anche le richieste di prevenzione standardizzando comportamenti, quali distanziamento e accesso controllato, e  adottando organizzazione e orari di lavoro utili alla rarefazione delle presenze.

“Non è mai accettabile una difformità di trattamento tra lavoratori diretti e in appalto – proseguono i sindacati.
“Le imprese devono favorire, e le aziende sanitarie prevedere, la necessaria e adeguata informazione e formazione degli addetti degli appalti su misure e protocolli di protezione contro la diffusione e il contagio da Covid-19”.
Per questo, e in considerazione del Protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro del 14 marzo scorso, che in premessa prevede che “la prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione, i segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti hanno chiesto un intervento immediato volto alla vigilanza e al controllo. 
L’obiettivo è che le committenze e le imprese siano messe nelle condizioni di dotare tutti i lavoratori dei DPI previsti, adottando nel contempo le iniziative necessarie a mettere in sicurezza i lavoratori degli appalti di servizi di pulizie, sanificazione e multiservizi, anche con trattamenti omogenei tra dipendenti diretti e indiretti.