Roma, 16 luglio – Chiediamo ad Ansfisa di ritirare subito la sua proposta di regolamento, che abolirebbe la figura del capotreno”. È quanto dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, spiegando che: “La bozza di Regolamento della Circolazione Ferroviaria presentata da Ansfisa abbassa gli standard di sicurezza presenti nel nostro Paese, cancellando di fatto dai treni viaggiatori la figura del capotreno E demandando alle imprese ferroviarie e alla tecnologia l’assegnazione delle funzioni proprie di tale profilo certificato.
Non è così che si aumenta la sicurezza. Servirebbero invece interventi di tutt’altro tipo, come ad esempio affrontare le numerose criticità legate alla presenza dei passaggi a livello che spesso sono cause di incidenti ferroviari”.
Proseguono le organizzazioni sindacali: “Infatti la sicurezza non è solo intervenire nella circolazione dei treni ma anche nella sicurezza dell’esercizio ferroviario che consiste nell’adottare provvedimenti e precauzioni previsti in situazioni di degrado dell’infrastruttura ferroviaria e dei veicoli. Provvedimenti e precauzioni che sono ancora più necessari in caso di situazioni di emergenza, al fine di garantire la sicurezza delle persone, in presenza di agente solo alla conduzione del treno.
La rete ferroviaria del nostro Paese è costituita da 20.436 km di rete di cui 16.781 gestiti da RFI e 3.655 Km gestiti dalle cosiddette ferrovie concesse o ferrovie regionali. L’Italia è al terzo posto in Europa per il costo di risarcimenti, danni al materiale rotabile, alle infrastrutture ed all’ambiente. Nonostante ciò il nostro Paese ha costruito efficaci avanzamenti negli anni sul piano della sicurezza della circolazione e di esercizio, dettati soprattutto dal contributo fattivo e dall’esperienza sul campo del lavoro”.
“Ansfisa dunque torni sui suoi passi – concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti – anche perché in difesa della sicurezza di passeggeri e personale non esiteremo a chiamare la categoria alla mobilitazione