Di Frediani Emiliano – Uiltrasporti Toscana
Ritengo che quando fai un lavoro che ti piace sia una gran fortuna, se poi fai il ferroviere allora diventa uno stile di vita.
L’avvicendarsi dei turni col tuo partner crea legami, le famiglie passano insieme il loro tempo libero, si va al mare insieme, si partecipa a matrimoni e battesimi e non è infrequente che si formino nuove coppie così si finisce per parlare sempre di ferrovia, di treni e di viaggiatori anche sulla spiaggia e dopo la pensione.
Ognuno ricerca il proprio spazio espressivo: c’è chi scrive libri, chi compie studi storici, io, Emiliano Frediani, Dirigente Movimento di R.F.I. in servizio nella stazione di Arezzo, che amo i bambini e sento su di me la responsabilità dell’esempio che do alle future generazioni di adulti, ho aderito ormai da diversi anni all’iniziativa del DLF Nazionale “Scuola Ferrovia”. Si tratta di un progetto che, organizzato a livello locale dal DLF di Arezzo, vede coinvolti a titolo esclusivamente volontario, capitreno, tecnici della manutenzione, macchinisti che prestano il loro tempo libero per visitare le scuole che aderiscono al progetto articolato in due fasi: dopo aver raccolto le adesioni e organizzato il calendario, nel periodo invernale facciamo degli interventi in classe con l’ausilio di materiale audio-visivo autoprodotto su diversi argomenti. Di solito cominciamo con la storia della ferrovia dai primi esperimenti di macchine a vapore via via fino alle meraviglie dell’alta velocità con una panoramica internazionale. Nelle classi di oggi caratterizzate dalla presenza di bambini di ogni origine è bellissimo vedere l’orgoglio o il pudore dipingersi sul volto di quei bimbi quando citiamo le esperienze della Cina o dell’India o di alcuni paesi africani.
Poi passiamo ai sistemi di sicurezza e di distanziamento che possono sembrare troppo specifici ma in realtà già dalle prime classi delle elementari i bambini ne capiscono perfettamente il funzionamento e la finalità; tutti a naso all’insù con le bocche spalancate.
Io ed il mio collega macchinista abbiamo anche realizzato un piccolo videogioco che spiega la sequenza di Rosso/Giallo/Verde e le sezioni di blocco e vi assicuro che non sbaglia mai nessuno cosicché possiamo al termine laurearli tutti Capi Stazione!
Per finire concludiamo con un breve intervento di educazione civica, sui pericoli o i comportamenti da tenere a bordo ed in stazione.
Negli anni ognuno di noi ha affinato le proprie capacità didattiche e non ci stanchiamo mai di dar spazio alle domande e alle curiosità di tutti.
Il progetto nel suo insieme comprende anche interventi speciali intitolati “STOP al Vandalismo” con un concorso per la produzione, da parte delle classi, di materiale su questo tema con particolare riferimento alla cura dei beni pubblici e alle conseguenze degli atti vandalici.
Il nostro campo di attività spazia dalle scuole materne fino agli istituti superiori. Certo, il materiale proposto è adeguato ai diversi livelli, mentre all’asilo andiamo tutti quanti con gli abiti da lavoro, fischietto, paletta, caschi e lampade e proponiamo un video di animazione, alle superiori, in genere Istituti Tecnici Industriali, Professionali e Licei linguistici, proponiamo materiale tecnico più avanzato.
Nella seconda fase, in primavera, invece accompagniamo le stesse classi alla visita di impianti ferroviari di vario tipo: con le classi delle scuole elementari e medie, grazie anche alla collaborazione offertaci dalla società LFI che gestisce le linee concesse della Val di Chiana e del Casentino, li portiamo nella stazione di Arezzo Pescaiola con un breve viaggio in treno. Qui possono vedere l’ufficio movimento, la sala DCO, le officine di riparazione, il deposito locomotive, l’armamento e la linea elettrica.
Personalmente rimango stupito ogni volta della capacità di apprendimento di queste giovani menti aperte ad accogliere tutti i valori positivi, qualcuno a volte mi spaventa per la competenza che mostra (solitamente figli o nipoti d’arte) figuratevi che un tipetto di prima elementare certo destinato ad un futuro da ingegnere mi tolse d’impiccio mentre ero in difficoltà a spiegare la levitazione magnetica ribadendo come “naturalmente” due magneti di polarità opposta si respingano!
Nell’anno scolastico scorso (2023/2024) abbiamo coinvolto 894 alunni di 40 istituti ai diversi livelli, concludendo a fine anno con una bellissima festa durante la quale si è tenuta la presentazione e la premiazione degli elaborati presentati dagli alunni.
E così, presi dall’euforia dei risultati ci siamo subito lanciati, col DLF di Arezzo, in nuove iniziative: da “Babbo Natale in Stazione” che raccoglie le letterine nell’atrio della stazione, per giungere fino alla “Festa degli Ultimi” in collaborazione con L’Istituto M. Falciai di Arezzo, inserendoci nel loro programma abilitativo-riabilitativo e di socializzazione di persone con disabilità gravi e con loro, ogni martedì facciamo una breve passeggiata per i giardini di Arezzo.
Ecco cosa significa per me fare il ferroviere: mettere a disposizione del mio prossimo le mie competenze, non solo tecniche ma soprattutto umane, sociali, culturali con dedizione ed empatia.