Di Enrico Casadei – Uil Ravenna
e Gloria Palombo – Uiltrasporti Nazionale
Il 25 e 26 giugno a Roma, si è svolto “Gate 4 Change. We Think, We Can, We Do”, evento nazionale ideato dai giovani della Uiltrasporti. Due giornate dense di interventi, riflessioni e attività, per ripensare insieme il futuro del lavoro, dei diritti e della partecipazione sindacale.
Si è svolto con grande partecipazione ed entusiasmo Gate 4 Change, l’incontro nazionale organizzato dai giovani della Uiltrasporti, tenutosi il 25 e 26 giugno 2025 a Roma. Una vera e propria “porta verso il cambiamento” costruita con intelligenza collettiva, passione e spirito di innovazione da una nuova generazione sindacale consapevole del proprio ruolo nel futuro del lavoro.
Giova precisare che gli organizzatori, provenienti da diverse regioni d’Italia, hanno lavorato per mesi alla realizzazione del progetto, collaborando come una vera squadra. Ognuno ha dato il massimo, contribuendo con le proprie competenze, idee e sensibilità, svolgendo il proprio ruolo con entusiasmo e dedizione. Un lavoro corale che ha dato vita a un’esperienza formativa unica nel suo genere, capace di unire visione strategica e concretezza operativa.
Ad aprire i lavori in entrambe le giornate è stato il Segretario Generale della Uiltrasporti, Marco Verzari, che ha sottolineato l’importanza del protagonismo giovanile nel sindacato e nella società. “I giovani – ha detto Verzari – sono la linfa all’interno di un’organizzazione sociale importante come il sindacato. In un’epoca di grandi transizioni e momenti critici i giovani rappresentano un valore essenziale che noi non solo dobbiamo coltivare, ma dobbiamo anche aiutare ad emergere”.
I giovani della Uiltrasporti non si sono limitati a partecipare: sono stati ideatori, promotori e conduttori dell’intero evento.
Il programma si è aperto il 25 giugno con una prima sessione ricca di contenuti: dopo l’introduzione ufficiale, è seguita la presentazione “La Galleria degli Orrori”, un’esposizione critica e provocatoria di situazioni lavorative da correggere. Subito dopo, il gioco formativo “I Soliti Problemi” ha messo in evidenza, in modo interattivo, le contraddizioni e le complessità quotidiane vissute da lavoratori e lavoratrici del settore.
Nel corso della prima giornata sono intervenuti diversi relatori.
Federica Montaghi, Coordinatrice Salute e Sicurezza UIL Toscana, ha offerto un importante contributo sul tema del rapporto tra le nuove generazioni, il lavoro e la sicurezza. Il suo intervento si è concentrato sull’esigenza di garantire una formazione seria e affidabile, unita a un affiancamento costante nei contesti aziendali, per trasmettere alle giovani lavoratrici e ai giovani lavoratori la consapevolezza del valore della salute e della sicurezza sul lavoro.
A portare ulteriore valore all’approfondimento sono stati anche gli interventi dei Professori Francesco De Ambrogi e Marco Cristian Vitiello, psicologi del lavoro. Il Professor De Ambrogi ha sottolineato l’importanza di affrontare in modo sistemico il tema della salute mentale dei lavoratori, un aspetto troppo spesso trascurato nei contesti aziendali, ma essenziale per garantire benessere, produttività e relazioni sane.
Il Professor Vitiello ha invece affrontato con lucidità e rigore il tema, sempre più drammatico, delle aggressioni ai lavoratori del trasporto pubblico, fenomeno in crescita in molte città italiane. Ha sottolineato come queste situazioni generino una condizione cronica di insicurezza emotiva, stress e talvolta traumi psicologici, richiedendo interventi urgenti sul piano della prevenzione e della formazione.
A concludere la prima giornata, l’intervento del Segretario Organizzativo Uiltrasporti William Zonca che ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a tutti i giovani che, con impegno, creatività e spirito di squadra, hanno reso possibile la realizzazione dell’evento, ringraziandoli per l’impegno e per l’energia con cui hanno saputo animare ogni fase del progetto.
Il 26 giugno ha visto alternarsi contenuti formativi e riflessioni operative. Dalla sessione su “La comunicazione” a quella su “La formazione”, passando per il focus su “La partecipazione”, i lavori si sono articolati in modo chiaro e mirato.
Luca Visentini, ex Segretario Generale della Confederazione Internazionale dei Sindacati (ITUC) e figura di riferimento nel sindacalismo europeo, è intervenuto nel panel formazione. Nel suo intervento ha parlato della trasformazione profonda della formazione dei giovani nel corso degli anni, mettendo in luce come essa debba oggi adattarsi alle esigenze di una generazione diversa, più digitale, più mobile.
Subito dopo, il focus è passato alla comunicazione, con l’intervento di Orazio Spoto, consulente e formatore esperto di marketing digitale con oltre vent’anni di esperienza, che ha offerto ai partecipanti una panoramica chiara e concreta su come utilizzare gli strumenti digitali per rafforzare la presenza sindacale e migliorare la relazione con i lavoratori. Spoto ha affrontato il tema della comunicazione consapevole, soffermandosi su strategie, linguaggi e piattaforme utili a costruire una narrazione sindacale più accessibile, autentica e attenta ai nuovi bisogni sociali.
Per il panel sulla partecipazione sono intervenuti alcuni ragazzi che hanno partecipato a percorsi formativi della Uil come Uilcamp, Go Beyond, Viaggio della Memoria e Ital Next Gen. Infine, sono intervenuti Paolo Andreani, Segretario Generale della UILTuCS, Daniela Piras, Segretaria Generale della UILTEC e Alessandro Fortuna della Segreteria Generale della Uil che hanno spiegato la loro idea di partecipazione portando racconti di episodi di vita sindacale personale, esperienze che hanno segnato il loro percorso umano e professionale. Le loro parole hanno trasmesso passione, concretezza e la consapevolezza che il sindacato vive nei territori, tra le persone, e cresce proprio grazie al dialogo tra generazioni.
A concludere i lavori è stato il Segretario Generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, che ha lasciato un messaggio forte e chiaro alla platea: “I giovani non vanno solo ascoltati: vanno messi nelle condizioni di cambiare davvero le cose. Devono avere spazio, responsabilità, fiducia. Devono essere messi alla prova, anche rischiando di sbagliare, ma vanno sempre accompagnati.”
Rivolgendosi direttamente ai ragazzi presenti, li ha esortati a non temere di dare fastidio, a rompere gli schemi, a pretendere di più. La passione che muove chi vuole cambiare il mondo del lavoro – ha detto – è una fatica, ma anche una potente spinta trasformativa. Il sindacato, secondo Bombardieri, deve diventare “una comunità che accoglie, rilancia, e non agisce come somma di singoli ma come corpo collettivo.”
Gate 4 Change è stato molto più di un evento. È stata un’onda di energia, consapevolezza e futuro. Per due giorni Roma ha ospitato non solo un confronto tra giovani, ma una vera e propria dimostrazione di cosa può diventare il sindacato quando si apre, ascolta, si rinnova. I giovani della Uiltrasporti hanno costruito una porta simbolica verso un nuovo modo di fare sindacato. E l’hanno spalancata con forza, intelligenza e cuore.
In un tempo segnato da incertezze e trasformazioni profonde, hanno portato idee chiare, parole autentiche, emozioni vere. Hanno detto che partecipare è possibile. Che cambiare è necessario
Ora la sfida è portare tutto questo fuori da quella sala, dentro i luoghi di lavoro, nelle assemblee, nella contrattazione, nella formazione, nei territori. L’energia sprigionata a Gate 4 Change non può restare un ricordo. Deve diventare un motore. Una spinta continua.
Perché la porta è stata aperta. E ora va attraversata. Insieme. Con la stessa passione, la stessa determinazione e la stessa voglia di lasciare il segno.
Gate 4 Change non è la fine di qualcosa. È l’inizio di tutto.