È solo di pochi giorni fa la notizia del tragico incidente a Sebastian Galassi, il giovanissimo rider di Firenze, morto mentre stava effettuando una consegna per una multinazionale del delivery. Il giorno dopo sul suo cellulare è arrivato un messaggio che lo informava del suo licenziamento per condotta inappropriata. Licenziato con una mail automatica da un algoritmo per non aver rispettato i termini.
Una morte sul lavoro ingiusta e una vicenda vergognosa che ci spinge ad una profonda riflessione sulla bassa qualità e sulla precarietà della condizione lavorativa dei rider e dei lavoratori delle piattaforme digitali.
Oggi, nella giornata mondiale del lavoro dignitoso, insieme all’Etf – il sindacato europeo dei lavoratori dei trasporti, vogliamo puntare i riflettori sui lavoratori del settore della logistica, dell’e-commerce e delle piattaforme digitali. Questi lavoratori sono spesso nascosti in lunghe catene di subappalto dove sono invisibili e non protetti o ancora peggio dove rappresentano solo un numero all’interno di un algoritmo.
Questi lavoratori hanno bisogno di una voce e il nostro impegno deve essere quello di lottare e agire affinché ad ognuno di loro venga garantito un lavoro sicuro e dignitoso.