Roma, 1 febbraio. “Dopo le ultime dichiarazioni di ulteriore slittamento della presentazione del nuovo Piano industriale dell’azienda, fatte dall’Ad e Direttore Generale del Gruppo FSI, ci chiediamo di questo passo dove andrà a finire il Gruppo”. A dichiararlo il Segretario generale della UIltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il Segretario Nazionale, Nicola Settimo, riferendosi a quanto detto, e riportato dalla stampa, da Gianfranco Battisti, alla guida del gruppo FS Italiane ormai da sei mesi.
“Con il documento strategico di base si imposta la direzione di marcia di una realtà aziendale importante e complessa quale è quella di FSI, sia per gli investimenti e sia per la governance generale. Il suo ennesimo rinvio forse a marzo prossimo, può solo far pensare a due alternative: o il Piano industriale del management precedente è stato così tanto valido da esplicarne ancora l’ultrattività, o che non vi sia capacità di superare lo stallo che si è creato, motivato pretestuosamente con il coinvolgimento nella vicenda Alitalia.
“Tra le rassicurazioni date da Battisti al Sindacato, nel primo ed unico incontro di mesi fa – proseguono Tarlazzi e Settimo – ci era stato detto che la questione Alitalia non avrebbe scalfito in alcun modo il normale andamento di FSI, sia in generale che nelle relazioni industriali, che nel rinnovo del CCNL scaduto il 31.12.2017.
“Sembrando più spinta dalla forza di inerzia che dalla autopropulsività, questa gestione inizia a preoccuparci – avvertono i due Segretari della Uiltrasporti – e ancora attendiamo di essere convocati, come da noi richiesto e come da norme contrattuali, per avere informazioni concrete e dettagliate sui numeri reali del roboante programma di assunzioni annunciato per il 2019, e sulla loro distribuzione, nazionale e nelle Società del Gruppo”.
Foto di copertina tratta da fsitaliane.it