“Non si contano più i morti, i feriti, gli invalidi. Ciò non rappresenta un Paese civile, è ora di un cambio di passo vero sulla sicurezza di chi lavora”. Ad affermarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Ulitrasporti, in merito all’incidente avvenuto oggi sull’A1 che ha coinvolto due mezzi pesanti e dove hanno perso la vita un autista di tir e una donna passeggera del camper coinvolto nell’incidente, aggiungendo che “alle famiglie di queste persone va il nostro commosso cordoglio”.
“È l’ennesimo tragico avvenimento – sostengono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – che si aggiunge alla drammatica conta di lavoratori deceduti in incidenti sul lavoro come quello di una settimana fa, in cui ha perso la vita un altro autista, delegato sindacale. Si sente ancora l’eco delle parole che abbiamo portato alle tante assemblee in cui è stato richiamato con forza quale priorità la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nell’ambito dei luoghi di lavoro e quello dell’autista è un luogo itinerante che ha bisogno di maggiore attenzione e prevenzione, a partire dai servizi e dalle infrastrutture per la sosta”.
“È necessario – chiedono infine le organizzazioni sindacali – fermare questa carneficina e per farlo bisogna che ogni soggetto, responsabilmente, in questo Paese faccia la propria parte, a partire dal sindacato dei lavoratori, senza sottovalutare per nessuna ragione le questioni della sicurezza. Allo stesso tempo tutte le istituzioni, da chi controlla a chi ha il dovere di operare per far aumentare gli standard della sicurezza come il Governo ed i Ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e del Lavoro, devono rendere operativi investimenti nella prevenzione della sicurezza. Per queste ragioni si chiede, da tempo, l’allargamento dell’albo dell’autotrasporto alle parti sociali, che rappresentano i lavoratori. È necessario inoltre che venga convocato con urgenza un incontro specifico dal Mims, per affrontare le problematiche della sicurezza sul lavoro degli autisti”.