RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Intelligenza artificiale: prepariamoci al futuro

Intelligenza artificiale: prepariamoci al futuro

di Matteo Pellegrini (Uiltrasporti Lombardia)

Non esiste una vera e propria definizione di intelligenza, non risulta ancora definitivamente fissato il concetto capace di descrivere le caratteristiche dell’intelligenza stessa. Questo perché tutto si concentra su ciò che viviamo tutti i giorni nei diversi contesti della nostra esistenza, cioè sulla nostra evoluzione.  

Ovviamente, protagonista delle nostre vite, sia esso l’ambito lavorativo o quello strettamente personale, risulta un altro grande aspetto, quello della tecnologia. Nello specifico si parla della rivoluzione attuale nel campo delle nuove tecnologie sviluppatesi: l’Intelligenza Artificiale.  

La Uiltrasporti si è riunita a Roma, presso l’hotel The Building il giorno 2 luglio 2024, per il suo Esecutivo nazionale, il primo del nostro nuovo Segretario Generale Marco Verzari. A seguito della mattinata di lavori, conclusa con l’intervento del Segretario Generale UIL Pierpaolo Bombardieri, è stato organizzato un seminario verso questo innovativo ed incalzante argomento. Oggetto del pomeriggio di studio è stata propriamente, l’Intelligenza Artificiale. Presenti al tavolo, nel dirigere le argomentazioni e gli interventi, Francesco Maria Gennaro della Segreteria Nazionale UIL, preposto nel presentare le motivazioni che hanno spinto la nostra organizzazione a sviluppare un profondo interesse per la materia in esame e l’impatto che quest’ultima potrebbe riportare verso le lavoratrici ed i lavoratori che rappresentiamo. L’onorevole Claudio Martelli, capace di sottolineare più volte attraverso i suoi interventi la centralità nel dover governare questa evoluzione sociale e non rendersi “governabili” da quest’ultima, incentrandoci attraverso lo studio e la competenza come risoluzione alle possibili criticità. Le competenze tecniche sono state affrontate e dettagliate dalla dottoressa Maria Laura Mele, dall’ingegnere Andrea De Santis, dal dottor Fabio Piacenti presidente di EURES e dall’avvocato Stefania Ciaschi. Cercando di sintetizzare i diversi ambiti trattati, ci si è soffermati dapprima sulle connessioni esistenti e teoriche, inerenti alla IA nel rapporto con l’essere umano. Caratteristica delle IA odierne, legate ad un approccio cosiddetto debole, riguarda la capacità di emulare e simulare attraverso apprendimento ed adattamento, i comportamenti umani. Le prospettive future riguardo lo studio di Intelligenze artificiali capaci di formare una coscienza, risultare autonome nel comportamento, si contestualizzano nel cosiddetto approccio forte. Si può quindi indicare che queste tecnologie tendono ad emulare ed estendere le nostre capacità. Per quanto concerne una componente maggiormente tecnica, relativamente vicina al nostro contesto sindacale, il seminario si è addentrato verso il rapporto tra Intelligenza artificiale e mondo del lavoro. Dapprima sono state individuate possibili problematiche capaci di svilupparsi seguentemente all’utilizzo di tali tecnologie. Partendo dalla probabilità inerente ad uno squilibrio di potere, riguardo l’utilizzo di strumenti capaci di creare un vantaggio per le aziende a discapito non solo degli stessi prestatori d’opera, ma anche verso le nostre stesse attività sindacali. Potrebbe inoltre conformarsi una importante criticità legata alla carenza di trasparenza e di responsabilità, un conseguente utilizzo non etico della tecnologia capace di creare importanti divergenze anche discriminatorie (di genere, orientamento sessuale, credo religioso etc.). Come controllare quindi? Chi risulta il controllore di questa preponderante mole di dati sensibili? Per questi e per altri motivi non meno importanti, non possiamo permetterci di restare esclusi dal dialogo legato allo sviluppo ed all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, il rischio risulta eccessivamente elevato visto il probabile impatto sociale e di conseguenza contestualizzato anche al mondo del lavoro. Sono stati analizzati e mostrati diversi esempi riguardo queste criticità citate: ipotesi riguardo analisi della personalità del lavoratore esaminato al fine di comprenderne idoneità verso un determinato ruolo o meno, analisi dei profili attraverso la navigazione web con conseguente possibile profilazione legata ai diversi social media utilizzati dall’utente e controllo delle comunicazioni per mezzo dell’utilizzo del web da parte di lavoratrici e lavoratori. A queste controverse situazioni si aggiungono preoccupazioni di stampo etico rispetto alla diffusione ed all’utilizzo dell’IA. Si pensi al contesto inerente alla guida autonoma, alle responsabilità associate verso cui si sviluppa il dibattito giuridico inerente alla stessa responsabilità civile e penale causa di un possibile utilizzo scorretto oppure relativo ad eventuali incidenti atti a procurare danni o lesioni verso persone o cose. Su quali basi morali saranno poste le eventuali tecnologie applicate nei diversi aspetti della nostra vita, compresa ovviamente la sfera lavorativa? Quanto sarà programmabile e controllabile, l’inarrestabile evoluzione di questo fenomeno tecnologico (ad esempio l’algoretica)? Quale l’impatto verso il mondo del lavoro? Chi controlla questa tecnologia incentrata verso una diffusione e gestione di stampo globale e non locale (come ad esempio la politica)? 

Le stesse produzioni normative cercano, in tal senso, di rispondere a questi quesiti o quantomeno di restare al passo con l’enorme rivoluzione sociale associata. Attualmente le disposizioni costituenti una regolamentazione nella diffusione e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sono: il Regolamento UE n. 679/2016, il famoso GDPR inerente alla protezione dei dati personali; il Regolamento UE n. 2065/2022, il Digital Service Act ed il Regolamento UE n. 1925/2022, il Digital Market Act; Il Regolamento Europeo sull’ IA approvato il 13/03/2024; la Convenzione Europea approvata dal Consiglio nel maggio 2024, inerente al rispetto dei diritti umani e degli standard giuridici dei paesi membri riguardo l’utilizzo di tali tecnologie.  

Per quanto concerne la legislazione nazionale risulta in esame al Senato il DDL sull’IA, centrale nel processo incentrato sulla discussione della responsabilità associata al datore di lavoro nell’utilizzo inidoneo dell’IA e nel porre al centro il rapporto di quest’ultima associato ai lavoratori. Resta da comprendere però quali saranno gli obblighi previsti. 

Le disposizioni disciplinate nei seguenti atti, divengono una guida in grado di arginare alcune delle problematiche sopracitate. Certo la strada verso una completa armonizzazione è ancora lunga, quest’ultima dovrà seguire le evoluzioni e l’impatto che questa scienza sarà in grado di sviluppare. Sarà quindi fondamentale rimanere costantemente vigili, da un punto di vista legato alla produzione normativa ed alla proliferazione di quest’ultima, come analizzato da diversi costituzionalisti nel merito.  

Resta di conseguenza essenziale rendere centrale il dibattito ed il confronto in questa delicata fase, soprattutto concentrandosi sul già turbolento contesto occupazionale. Per quanto concerne la posizione sindacale, potrebbe divenire vantaggioso volgere queste competenze e queste conoscenze come componente a supporto alla nostra attività e non solo. Esistono ambiti, come quello inerente alla sicurezza sul lavoro, della formazione, quello strettamente correlato alla capacità produttiva ed al supporto durante la lavorazione, capace di diminuire lo sforzo dell’operatore stesso, insomma diversi campi (ed altri…) ove l’Intelligenza Artificiale potrebbe volgere al meglio la situazione e la vita stessa nei diversi luoghi di lavoro. Non di meno supportare la stessa attività sindacale, si pensi alla possibilità di utilizzare tali tecnologie per assisterci in diversi contesti spesso richiedenti ampie capacità di analisi e differenti ore di applicazione. Potersi rivolgere alla IA per uno studio legato ad un bilancio consolidato di un gruppo o dei singoli bilanci aziendali, risultando capaci di produrre un’indagine in grado di avvicinarci ad ipotesi inerenti alle strategie pluriennali. Potersi rivolgere alla IA per comprendere quali e che tipologie di atteggiamento possano risultare discriminatorie nel luogo di lavoro, ricercando esempi similari su larga scala rispetto a quelli in esame. Potersi rivolgere alla IA per un’analisi inerente all’andamento dei mancati infortuni (Near Miss) nei diversi ambienti in cui vengono svolte le attività lavorative. Potersi rivolgere alla IA per confrontare ed approfondire punti di forza e di debolezza legate alle diverse parti degli accordi (siano essi di primo o di secondo livello), come supporto alla costituzione di una piattaforma sindacale, alla formazione di verbali sulla base degli appunti denotati, supporto nelle vertenze e altri ambiti che ben si conformano verso chi quotidianamente svolge l’attività sindacale, dalle segreterie sino alle delegate ed i delegati ed il GAU aziendale. Ovviamente, come fatto denotare dall’intervento di alcuni dei partecipanti presenti, la stessa parte datoriale potrà usufruire di tali tecnologie, anzi probabilmente svilupperà in tale direzione Intelligenze Artificiali in grado di impattare in modo importante nella gestione del personale e nella stessa organizzazione aziendale. Tutto ciò con risultati non sempre in linea con l’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori. Partendo dall’organizzazione aziendale si è proprio sviluppato l’intervento del Segretario Verzari, sottolineando come positiva la possibile istituzione di nuove figure professionali, ma ponendosi però un dubbio riguardo la riqualificazione di una buona parte del personale che ad oggi opera nei contesti che verranno interessati da tali evoluzioni scientifiche. Potrebbe di conseguenza risultare necessario intervenire attraverso gli ammortizzatori sociali, con tutte le situazioni positive e negative che questi comportano. La nostra organizzazione deve stare al passo con i tempi, proprio per riuscire a mitigare tali criticità intervenendo, ove possibile, con precauzione. Ecco quindi che la UIL ha istituito un Comitato scientifico, al fine di istituire una IA capace di affiancare il nostro impegno sindacale nei diversi campi. Formazione, assistenza, analisi sono alcuni degli aspetti che questo comitato dovrà trattare per raggiungere lo scopo prefissato.   

Parte fondamentale di tutto questo percorso resta, per l’appunto, lo studio costante e dettagliato, tipico di chi opera nella nostra organizzazione a tutti i livelli, quello studio capace di contraddistinguerci nell’assistenza verso le persone che si affidano alla nostra organizzazione. Ciò è stato più volte sottolineato nei diversi interventi scaturiti durante il seminario, sia riguardo alla influenza socio-politica nazionale ed internazionale, sia riguardo alle aree maggiormente tecniche, strettamente legate al lavoro ed ai diversi comparti che la Uiltrasporti rappresenta.  

Sarà quindi necessario ritrovarci per approfondire ulteriormente questo innovativo mondo. I comparti legati alla categoria subiranno profonde rivoluzioni, si pensi al trasporto pubblico, alla guida autonoma , alla logistica e la catena del supply chain, alla gestione aeroportuale e portuale ed il traffico aereo e portuale per l’appunto, alle analisi riguardo il contesto dell’igiene ambientale, questo anche riguardo i diversi servizi svolti dalle nostre operatrici e dai nostri operatori che prestano la loro attività nelle città, nei diversi comuni o negli ospedali e nelle diverse strutture residenziali. Il nostro obiettivo sarà quindi quello di arrivare preparati, di anticipare le situazioni favorevoli e sfavorevoli che si presenteranno lungo questo inarrestabile mutamento. Perciò come sottolineato dal segretario, si potrebbe pensare di strutturare futuri incontri ed una formazione maggiormente specifica riguardo l’Intelligenza Artificiale in rapporto al complesso ed eterogeneo mondo che la Uiltrasporti rappresenta.  

Sarebbe riduttivo ragionare sulla base della “sfida” da vincere, in realtà esiste e si sta sviluppando un mondo nuovo. La nostra organizzazione è parte integrante e centrale di questa evoluzione e ne sarà interessata. Questa è una rubrica tendente ad avvicinarsi al contesto giovanile che vive la Uiltrasporti attraverso appunto, quelle stesse ragazze e ragazzi coinvolti in qualche modo in questo processo che non dovrà essere vissuto da spettatori ma da interpreti del nostro avvenire. Ed allora traghettiamoci verso questo futuro, saldi nelle nostre competenze e pronti ad ampliarle formandoci e ponendo le giuste domande, pretendendo risposte, sempre e comunque nell’interesse delle persone che rappresentiamo, nell’interesse delle persone vicine alla nostra Uiltrasporti. A proposito di domande, avrò scritto da solo questo articolo oppure con il supporto di una IA?