“Accogliamo positivamente la chiusura della trattativa. Ita, da sola, non aveva speranze nel breve-medio periodo, perché il mercato ormai non consente più spazi per piccole realtà. Bisogna, rispettando Paese e mercato, entrare in una grande alleanza”. Così il segretario nazionale della Uiltrasporti Ivan Viglietti intervistato dall’AdnKronos sull’accordo Ita-Lufthansa.
“Incontreremo il nuovo board di Ita il prossimo 23 gennaio. I primi punti da cui sicuramente vorremmo che partisse il confronto – ha continuato Viglietti – sono il piano industriale e quindi gli investimenti, la crescita, lo sviluppo, soprattutto della flotta, per un migliore presidio del mercato. Senza dimenticare la tutela dell’occupazione e la sua crescita. Abbiamo bisogno di proseguire nel percorso di assunzioni, soprattutto dalla cassa integrazione, e poi il rinnovo dei contratti di lavoro, scaduti il 31 dicembre. Le condizioni di base affinché questa sia un’alleanza favorevole per Ita Airways ma anche per il gruppo Lufthansa, ci sono. Poi è chiaro che questo si deve tradurre in fatti concreti. E questo lo verificheremo alla prova dei fatti”.
“La storia è lunga – ha raccontato Viglietti – e parte dal fallimento dell’alleanza con Klm e il progetto Malpensa. Da quel momento, a fronte di un mercato del trasporto a livello globale che cresceva a ritmi da doppia cifra ogni anno, la scelta delle governance che si sono succedute, è stata quella di ridurre le dimensioni della compagnia. È evidente che in un mercato che cresce, un’azienda che si riduce, è destinata a essere sempre più marginalizzata. E in un mercato che poi è globale, invece, occorre una massa critica sempre più grande per essere competitivi. Non a caso – ha concluso il segretario – sono in corso processi di fusione e acquisizione in Europa, ma anche negli Stati Uniti e nel resto del mondo”.