RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

La Uiltrasporti presente al Consiglio regionale della Uiltrasporti Veneto

La Uiltrasporti presente al Consiglio regionale della Uiltrasporti Veneto

Roma, 6 luglio – Si è svolto oggi il Consiglio Regionale della Uiltrasporti Veneto.
 
Ha aperto i lavori il Segretario Generale della Uiltrasporti Veneto, Daniele Zennaro:
“Dopo molto tempo, finalmente si torna alle iniziative in presenza.
Dall’ultimo Congresso la Uiltrasporti Veneto é cresciuta, ha dato continuità al percorso iniziato sulla strada del rinnovamento prendendo decisioni importanti.
Tutte le fatiche e i risultati ottenuti, fino ad oggi, non devono essere dispersi. Diamo ai giovani quello che è dei giovani, il sindacato non può fare a meno delle loro energie e prospettive.
Bisogna continuare nella stagione dei rinnovi contrattuali per garantire alle lavoratrici e lavoratori diritti, norme e salari equi. Tutti insieme saremo in grado di affrontare e superare ogni ostacolo che ci troveremo davanti e insieme uniti continueremo ad essere un punto di riferimento per i nostri associati”.
 
Dopo gli interventi dei Segretari Regionali e territoriali, Il Segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, ha chiuso i lavori:
“È stata una ottima iniziativa, un’occasione di arricchimento nell’ascoltare i vostri interventi. La realtà della Uiltrasporti Veneto è conforme al progetto iniziale di sviluppo e crescita anche dal punto di vista del ricambio generazionale con l’ingresso dei giovani e delle donne. I risultati fin qui raggiunti sono importanti e continueranno ad esserlo. Non era scontato che la Uiltrasporti crescesse ma così è stato, anche in un momento molto complicato come quello che stiamo vivendo. Fondamentale la dedizione dei territori anche nella fase più acuta della pandemia, dedizione che ha prodotto i suoi risultati. Un plauso a tutti voi per l’impegno profuso. Le prossime generazioni ci giudicheranno per quello che siamo chiamati a fare adesso, se prevarranno interessi di partito, di potere e localistici, sprecheremo una grande occasione.
In questa fase abbiamo avuto un’Europa madre e non matrigna. Dobbiamo sfruttare questo momento spendendo bene le risorse a disposizione non solo nelle opere, utili ma non sufficienti per rilanciare il Paese.
Servono politiche industriali e regole per contrastare lo sfruttamento nel mondo del lavoro, servono politiche attive e formazione per gestire il processo di trasformazione e digitalizzazione del Paese affinché nessuno rimanga indietro con un modello di sviluppo incentrato sulla persona e sulla qualificazione del lavoro. Servono investimenti e formazione per rendere i luoghi di lavoro più sicuri e fermare l’attuale stillicidio di incidenti mortali”.