Di Pasquale Dagnello e Marta Pietrosanto – Uiltrasporti trasporto aereo
Il 16 aprile 2025 si è svolto a Roma il convegno “Le ali del futuro”, organizzato dalla Uiltrasporti, dedicato alle sfide presenti e future del settore del trasporto aereo. L’evento ha rappresentato un momento cruciale di confronto tra istituzioni, imprese e parti sociali, con l’obiettivo di analizzare temi fondamentali come l’innovazione tecnologica, la sostenibilità sociale e le politiche del lavoro nel comparto. Tra i partecipanti, numerosi importanti esponenti del settore, tra cui amministratori delegati di grandi aziende aeroportuali e aeree, rappresentanti politici e sindacali.
Il Segretario Generale della Uiltrasporti, Marco Verzari, ha posto al centro del dibattito la tutela dei lavoratori, sottolineando la necessità di applicare un contratto collettivo nazionale uniforme per contrastare il dumping contrattuale e migliorare le condizioni occupazionali. Il convegno ha inoltre affrontato il ruolo strategico del trasporto aereo nel sistema intermodale dei trasporti italiano, evidenziando la necessità di una governance trasparente e condivisa.
A seguire una serie di riflessioni di figure di spicco che hanno partecipato all’evento.
PIERPAOLO BOMBARDIERI – SEGRETARIO GENERALE UIL
C’è una sfida che mi pare già impellente, quella della transizione energetica, ovvero come noi affronteremo le sfide e i Regolamenti che l’Europa ci dà, tenendo conto che però queste sfide vanno accompagnate con la transizione sociale, cioè, garantendo le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori. E poi ovviamente, l’altra sfida è quella della competitività, dell’innovazione. Lo abbiamo detto, lo si può fare mettendoci insieme, facendo rete e affrontando il futuro nell’interesse complessivo sia del settore ma anche dei lavoratori e delle lavoratrici.
MARCO VERZARI – SEGRETARIO GENERALE UILTRASPORTI
Noi sostanzialmente sappiamo che la tecnologia può portare benefici e sicurezze per il mondo del trasporto aereo, però è altrettanto vero che ci vogliono almeno due condizioni, che l’immissione e la gestione della tecnologia sia fatta dalle professionalità delle donne e degli uomini del settore, che sono molto alte e che sono fondamentali per garantire sicurezza e qualità, e la seconda è che sia accompagnata da una transizione sociale, perché molte figure verranno in qualche modo perse e riconvertite e c’è bisogno di garantire la continuità di queste lavoratrici e questi lavoratori.
Il trasporto aereo, in particolare, ha raggiunto una dimensione sempre più globale, non solo nei grandi spostamenti, ma anche negli spostamenti medi e brevi, ma c’è un problema, un problema più importante, un problema di sistema. Bisogna mettere a fattor comune tutti i vari vettori perché la mobilità delle persone, che non è solo un beneficio economico, ma anche un beneficio democratico per le persone, va integrata, per cui bisogna trovare infrastrutture, modalità di interconnessione tra tutti i vettori del trasporto aereo. Raggiungere un aeroporto deve essere facile per le persone come prendere un aereo, per cui dovremmo in qualche modo interagire in questo modo. È fondamentale per il Paese che si faccia questo.
IVAN VIGLIETTI – SEGRETARIO NAZIONALE UILTRASPORTI
Il messaggio che abbiamo voluto lanciare con questo convegno è come il trasporto aereo può evolversi nel rispetto del servizio al passeggero, ma anche della tutela dell’occupazione. Noi pensiamo che il trasporto aereo possa evolversi e crescere ancora perché è lo strumento principale che garantisce al mondo di collegarsi, connettersi, trovarsi e vedersi e non è sostituibile da nessun altro mezzo di trasporto. Attualmente la priorità nell’ambito di questa crescita è gestire le innovazioni tecnologiche e la sostenibilità ambientale con rispetto del business ma anche dei diritti e delle tutele delle persone.
Il futuro del trasporto aereo è un futuro radioso, in cui i servizi resi all’utenza saranno di qualità sempre migliore, rendendo i collegamenti tra persone sempre più semplici e rapidi. Tutto ciò sarà possibile se il progresso tecnologico sarà inserito nella filiera in maniera etica e controllata, come supporto e mai come sostituzione delle professionalità umane, andando a prendere il posto delle persone nelle attività più gravose e usuranti, migliorando, di fatto, la vita lavorativa di centinaia di lavoratrici e lavoratori che dovranno essere riassegnati ad altri ruoli, creando, altresì, nuovi posti di lavoro. Nel processo di avanzamento tecnologico del trasporto aereo, i lavoratori e le lavoratrici devono restare al centro delle strategie di innovazione. Investire nella loro formazione, sicurezza e benessere è fondamentale per garantire un’adozione efficace delle nuove tecnologie, promuovendo un settore sostenibile, inclusivo e capace di affrontare le sfide future con competenza e umanità.
La Uiltrasporti avrà sempre a cuore il presente così come il futuro di tutti i lavoratori e le lavoratrici del trasporto aereo e si batterà per una transizione giusta, sostenibile ed etica.
CARLO BORGOMEO – PRESIDENTE ASSAEROPORTI
Come sapete è stata già chiusa la Parte Generale del Contratto Collettivo del Trasporto Aereo qualche mese fa con dei contenuti innovativi dei quali siamo contenti e ci pare che anche le Organizzazioni Sindacali siano contente: ci sono innovazioni che hanno a che vedere con diritti fondamentali, questioni relative alla sanità, al welfare, al diritto allo studio; sono stati fatti significativi passi in avanti, basti pensare alla sicurezza dei lavoratori, un capitolo che si è chiuso positivamente. Il tavolo del contratto specifico per i dipendenti degli aeroporti sta andando avanti abbastanza bene, com’è noto quando ci sono in trattative sindacali le previsioni sui tempi rischiano di essere azzardate, tuttavia il clima è positivo, ci sono ancora dei temi da discutere, però è possibile immaginare che si chiuda entro l’estate, cosa che ci fa piacere.
ARMANDO BRUNINI – AMMINISTRATORE DELEGATO SEA – SOCIETÀ DI GESTIONE DEGLI AEROPORTI DI LINATE E MALPENSA
Noi stiamo innovando come tante altre industrie del nostro settore. Tutti i nostri investimenti hanno l’obiettivo innanzitutto di migliorare il servizio per i passeggeri, ma anche la qualità del lavoro. Siamo in una fase, in un periodo storico, soprattutto nella nostra parte d’Italia, dove c’è il fenomeno del people shortage; quindi, il tema è attrarre e trattenere risorse di qualità che devono riuscire a lavorare in un contesto di tecnologia più avanzata; ciò implica anche chiaramente formazione e condizioni di lavoro migliori.
PAOLA DE MICHELI – MINISTRO DEI TRASPORTI DAL 5/09/2019 AL 13/02/2021 – DEPUTATA PD
Io credo che la forza del sindacato nel periodo pandemico sia stata quella di avere una rappresentanza che andava oltre quello che anche la politica si aspettava. Il sindacato ha lavorato per il bene comune, e il bene comune, in tutti i settori, in particolar modo nel settore dei trasporti è quello innanzitutto di avere dei lavoratori che vengano messi nelle condizioni di fare un servizio ai passeggeri, ai clienti, alle persone, che sia di qualità. Le condizioni abbiamo provato a costruirle, poi ovviamente la storia ha preso il suo corso, però la lucidità con la quale il sindacato ha affrontato la fase pandemica è stata determinante per consentire al Governo di allora, di prendere le decisioni che oggi, a distanza di cinque anni, possiamo dire sono state giuste e sono state utili. Poi è ovvio che in quella fase il rischio del dumping salariale era un rischio enorme dovuto alla crisi di Alitalia e di altre compagnie che avevano sede in Italia. Per questo abbiamo messo la barriera del 203, un articolo che voleva il rispetto del contratto collettivo nazionale per tutti e il sostegno politico e sindacale è stato fondamentale per spiegare a tutti che quella era una necessità.
JOERG EBERHART – AMMINISTRATORE DELEGATO ITA AIRWAYS
Tutto comincia da dentro, dalla giusta cura per il benessere dei nostri dipendenti. Da questa base possiamo poi affrontare l’innovazione. Ho trovato in ITA un campo molto fertile per le innovazioni; quindi, c’è la volontà di tutti i dipendenti di portare avanti le cose e anche cambiarle. Dobbiamo collaborare per scovare tutto quel potenziale rappresentato dai nostri dipendenti.
PIERLUIGI DI PALMA – PRESIDENTE ENAC – ENTE NAZIONALE AVIAZIONE CIVILE
È evidente che c’è da fare oggi una riflessione molto importante, perchè noi siamo cresciuti sulla policentricità aeroportuale, in assenza di una compagnia di riferimento nazionale. È chiaro che oggi, anche nell’ambito del Piano Nazionale degli Aeroporti che noi stiamo definendo abbiamo delle riflessioni di carattere critico e di adeguamento, proprio perché oggi abbiamo l’idea di poter confidare su una compagnia di riferimento nazionale e che permetterà al nostro Paese di poter sviluppare una policy diversa, mantenendo l’idea della policentricità aeroportuale, ma nello stesso tempo potendo far crescere un Hub del Sud dell’Europa che evidentemente garantirà uno sviluppo del nostro sistema in maniera molto più adeguata. Io credo che il mondo del lavoro faccia parte del dibattito del trasporto aereo, nei tavoli le professionalità che compongono il trasporto aereo sono sempre presenti proprio perché hanno anche delle capacità di analisi molto importanti, partecipare a un convegno come questo della Uiltrasporti evidentemente arricchisce il dibattito e permette a chi come me ha anche delle responsabilità di sistema, di poter cogliere al meglio quelle che possono essere le tendenze utili allo sviluppo del sistema aeroportuale.
SANDRO PAPPALARDO – PRESIDENTE ITA AIRWAYS
A gennaio si è aperta una grandissima opportunità per una compagnia che gode di un’ottima salute. Oggi abbiamo una realtà che si è affermata come compagnia numero uno in Europa, e ciò va visto come un’opportunità per un ulteriore slancio. In questo momento stiamo andando a scrivere il piano industriale, è ancora prematuro parlarne, ma a breve sarà pronto e andremo a immaginare un percorso di ulteriore crescita che potrebbe già iniziare nel 2026, perché il 2025 è un periodo di stabilizzazione.