RIDARE DIGNITÀ PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Mobilità: subito cambio radicale di paradigma nelle scelte di mobilità. Basta alibi, aziende e istituzioni agiscano per salvaguardare il lavoro

Mobilità: subito cambio radicale di paradigma nelle scelte di mobilità. Basta alibi, aziende e istituzioni agiscano per salvaguardare il lavoro

“Rilanciare la mobilità pubblica e collettiva rappresenta l’unica risposta alle sfide del nostro tempo e invece si continua a tergiversare dietro irreali discussioni sulle nomine dei vertici ferroviari, su privatizzazioni o scorpori del gruppo FSI, esternalizzazioni e ricorso massiccio ad appalti incontrollati, anche di attività core, gare e concorrenza per la gestione dei servizi, rimandando scelte cruciali come adeguati e stabili finanziamenti, sviluppo e innovazione dei servizi, maggiore sicurezza per utenti e lavoratori, decongestionamento dei centri urbani. Tutto a discapito di una seria e concreta discussione che cerchi le soluzioni necessarie alle tante problematiche aperte sui tavoli del trasporto ferroviario e del trasporto pubblico locale”.

Così in una nota il Segretario Generale Marco Verzari e il Segretario nazionale Roberto Napoleoni della Uiltrasporti, che proseguono:

“Proprio in una stagione in cui il trasporto pubblico ha la massima attenzione nel dibattito europeo per il contributo determinante che può fornire ad una crescita sostenibile della mobilità, l’Italia rischia di perdere l’occasione di rilanciare e potenziare il proprio trasporto collettivo e dare ai propri cittadini la reale possibilità di muoversi nella maniera più sostenibile, efficiente ed economica possibile.

Di questo surreale scenario oltre a farne le spese i cittadini, ne subiscono gli effetti devastanti i lavoratori del settore che continuano a rivendicare condizioni di lavoro migliori e un giusto recupero retributivo nell’indifferenza delle aziende, del governo e di gran parte della classe politica.

Non c’è più tempo! Il paese necessita di un cambio radicale di paradigma nelle scelte di mobilità a partire dalla valorizzazione delle persone che questa mobilità, con sacrificio e abnegazione, malgrado tutto, ancora garantiscono. La misura però ormai colma e la carenza di molte figure professionali così come l’abbandono del settore da parte di molti lavoratori, sono la cartina di tornasole più evidente.

Occorre garantire subito i rinnovi dei contratti nazionali della mobilità – trasporto pubblico locale e trasporto ferroviario – all’insegna di un maggior benessere lavorativo e di crescita retributiva e avviare immediatamente un profondo processo di rilancio attraverso digitalizzazione, innovazione, intermodalità.

Ancora una volta invece – concludono i due segretari – si prosegue con vecchie logiche conservative di uno status quo che rischia di far sprofondare la mobilità del Paese in un baratro da cui sarà sempre più difficile uscire”.