Roma, 7 settembre – “Esprimiamo il nostro più sentito cordoglio alla famiglia del camionista di 72 anni, morto sul lavoro a Perugia, una notizia sconcertante” Così il Segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il Segretario Nazionale, Marco Odone.
“È inaccettabile a 72 anni essere ancora alla guida di un mezzo pesante. Occorre trovare fondi e soluzioni per garantire una serena pensione, adeguata ad un camionista che per 40 anni ha guidato mezzi pesanti. La categoria deve essere inserita nei lavori usuranti, poiché questi lavoratori sono impegnati dalle 13 alle 15 ore ogni giorno. Serve immediatamente un tavolo di coordinamento con Governo, associazioni di categoria, e parti sociali, al fine di effettuare un vero censimento dei camionisti operanti nel nostro Paese. Noi continuiamo a sostenere che è necessaria una politica di innalzamento delle contribuzioni, recuperando ore di lavoro e imponibile fiscale sulle retribuzioni dei camionisti, atte a garantire una pensione equa in linea con le retribuzioni nette percepite in attività lavorativa” spiegano Tarlazzi e Odone che proseguono:
“È intollerabile che un camionista, in età avanzata, decida di non andare in pensione, per l’esiguità del trattamento riservato, per la scarsa contribuzione versata dall’azienda negli anni di lavoro. Bisogna trovare un giusto equilibrio tra ore lavorate e ore retribuite, riducendo le ore di impegno giornaliero e settimanale degli autisti, e pensare a soluzioni attrattive per i giovani così da favorire il ricambio generazionale del settore. Deve essere avviato un confronto con le Istituzioni, affinché si possa trovare una soluzione alle morti sul lavoro, in particolare nel trasporto merci che negli ultimi anni ha registrato un aumento esponenziale” concludono.