Roma, 27 marzo – Nessuna risposta esaustiva da parte del Gruppo FS sul tema Vaccinazioni
Questa è la frase che riassume l’incontro avuto ieri con la massima dirigenza del gruppo delle Ferrovie dello Stato.
Le FS, nonostante le interlocuzioni con il Ministero della Salute, non sono riuscite ad essere incisive nel mettere al centro i ferrovieri come soggetti maggiormente esposti al contagio e quindi da inserire nelle liste di coloro che hanno diritto a ricevere in maniera prioritaria il vaccino.
Nel frattempo abbiamo assistito all’efficienza di molte società italiane, già durante i primi giorni del 2021, che si sono fatte parte attiva al fine di inserire nelle liste delle vaccinazioni prioritarie i propri dipendenti, senza attendere un solo minuto.
Per quanto riguarda la produzione interna al Gruppo di mascherine FFP2 , ad oggi tra le più tutelanti in termini di protezione dal virus, nonostante che fossero state date rassicurazioni già a partire dal mese di aprile dello scorso anno, ci viene riferito dallo stesso Gruppo FS che ancora, siamo in attesa di autorizzazione e che solo a giugno potremmo iniziare la loro produzione.
Alla richiesta di poterle distribuire a tutto il personale ferroviario e non solo a determinati profili professionali, la risposta è stata che è sufficiente la sola mascherina chirurgica nonostante che il virus , negli ultimi mesi, con le varie varianti, sia diventato più temibile ed insidioso.
Il tracciamento di tutto il personale FS, più volte richiesto dal sindacato, avviene solo in casi specifici ( a breve verrà reso disponibile un presidio sanitario per effettuare tamponi nella sede centrale di Villa Patrizi) e comunque non sufficiente a mettere serenità nei ferrovieri.
Come Uiltrasporti siamo rimasti delusi dalle risposte forniteci ed auspichiamo un cambio di passo deciso da parte del Gruppo FS, a partire da una vaccinazione rapida per tutti i ferrovieri”.
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