Roma, 20 aprile – “Se fossero confermate le notizie pubblicate dall’”espresso.repubblica.it” nell’articolo di Carlo Tecce “Ferrovie dello Stato: premio dei dirigenti nonostante mezzo miliardo di perdite“ in cui si descrivono corposi indennizzi economici, si parla di circa 20 milioni di euro quantificabili in circa 20 mila euro pro capite, concessi a tutti i dirigenti, 942 per l’esattezza, compreso l’A.D. Battisti, per presunti premi di risultato raggiunti nel 2020 a fronte di un rosso di bilancio pari a 562 milioni di euro, si tratterebbe di un atto inopportuno e fuori luogo rispetto al momento di grave emergenza sanitaria ed economica presente nel Paese”.
Così il Segretario Nazionale, Paolo Fantappiè commenta le notizie di stampa in merito all’erogazione del premio di risultato per i dirigenti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane
“Al contempo circa 80 mila ferrovieri, che non si sono mai risparmiati durante la pandemia nel garantire il trasporto ferroviario di persone e merci, attendono un rinnovo del contratto di lavoro scaduto oltre tre anni con salari che, ugualmente, attendono di essere adeguati da tempo” spiega Fantappiè che prosegue “Se a questo aggiungiamo la mancanza di un piano industriale che traguardi l’emergenza per un vero rilancio del trasporto in AV, regionale e delle merci in direzione di un futuro positivo e di crescita, forse qualche domanda dovremmo porcela: serve discontinuità o va tutto bene così?” conclude.