Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Dott.ssa Paola De Micheli, Al Ministro Degli Interni Dott.ssa Luciana Lamorgese
Egregie Ministre,
Abbiamo apprezzato gli sforzi che il Governo ha compiuto per garantire il riavvio dell’anno scolastico e che hanno determinato, al fine di omogeneizzare i comportamenti degli utenti e indirizzare la discussione in merito al settore della mobilità delle persone (Trasporto pubblico locale e Trasporto Ferroviario Regionale) alla emanazione delle nuove “Linee Guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 in materia di trasporto pubblico.
Tuttavia ci preme evidenziare alcune questioni da risolvere al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori del trasporto ed incentivare l’utilizzo dello stesso.
In termini generali, una misura non può essere pienamente efficace se non è prevista un’adeguata sanzione e adeguati controlli. Tale prescrizione risulta richiesta dai lavoratori e dalla stessa utenza per la propria sicurezza. La effettiva declinazione del tema dei controlli, in particolare su chi e su come debbano essere effettuati, e della gestione di alcune delle misure emanate, si pensi ad esempio al calcolo delle distanze minime, non possono essere lasciate alla responsabilità individuale.
Più specificamente:
Il primo tema che preoccupa è la gestione dei carichi di salita discesa dei viaggiatori, questione che nei mesi scorsi, quando i coefficienti di riempimento erano inferiori, ha procurato molteplici aggressioni ai danni del personale, mettendone seriamente a rischio la sicurezza e l’incolumità.
Altro punto critico dei provvedimenti è il nesso imposto tra la durata del viaggio e il limite di riempimento, laddove si precisa che la capienza a pieno carico non può superare i 15 minuti di percorrenza, limite temporale indeterminabile per i servizi a richiesta individuale (Scuolabus).
Infine la gestione dell’affollamento del veicolo, per cui l’azienda può dettare disposizioni organizzative al conducente tese anche a non effettuare alcune fermate. Ricordiamo che il salto delle fermate è una delle principali cause del rischio aggressioni al personale dei trasporti se non correttamente implementato (informativa preventiva all’utenza, utilizzo di sistemi di tecnologia intelligente ecc.)
Non vorremmo che la responsabilità sul controllo e sulla corretta applicazione delle Linee Guida ricadesse esclusivamente sul personale viaggiante, il solo in prima linea e a contatto diretto con gli utenti. È evidente infatti che la messa in discussione dell’incolumità fisica dei lavoratori non potrà essere condivisa.
In ossequio al metodo di coinvolgimento delle rappresentanze del lavoro, che deve caratterizzare una fase complessa come questa, siamo a richiedervi un incontro al fine di meglio illustrare le questioni poste ed individuare le conseguenti azioni sul piano preventivo e repressivo.
Segreterie generali
Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti
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