Roma, 21 giugno. “Il Presidente della Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero dei servizi pubblici essenziali, Giuseppe Santoro Passarelli, ha individuato le cause che alimentano i conflitti sindacali, e per questo va il nostro apprezzamento. Ora chiediamo che le istituzioni intervengano con provvedimenti legislativi affinché siano eliminate tali cause, dando sostegno legislativo alla certificazione della rappresentanza e valore legale erga omnes ai contratti nazionali”.
A dichiararlo il Segretario Generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, che prosegue: “La diminuzione dei conflitti sindacali nel settore dei trasporti e nell’igiene ambientale è dovuta esclusivamente alla proficua attività e al senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali confederali, perchè la tutela occupazionale e il rispetto dei diritti fondamentali del lavoro sono resi molto difficili in questo Paese. Troppo poco chiaro il quadro regolatorio e troppo dilagante un contesto economico sempre più volto al liberismo, che generano in tutta Italia appalti al massimo ribasso, evidenti casi di disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro e difficoltà nei loro rinnovi.
“Tra le cause – sottolinea Tarlazzi – un problema che va urgentemente risolto è la frammentazione della rappresentanza, per la quale non si distingue tra le organizzazioni sindacali che realmente rappresentano la forza lavoro del Paese, da quelle che invece reclamano mobilitazione solo per accreditare se stesse, svilendo il valore dello sciopero.
“Fermo restando che senza un intervento legislativo che tuteli meglio il lavoro e introduca elementi deterrenti contro gli abusi delle aziende, l’arma dello sciopero diventa l’unico strumento possibile per affermare i propri diritti lesi, la fase conciliativa in sede amministrativa dovrebbe trovare maggiore rispondenza nella individuazione e soluzione dei veri problemi – prosegue Tarlazzi.
“Giova, infine, ricordare a tutti, compreso il Presidente Passarelli, che il conflitto con Ryanair, al quale si è riferito nella sua relazione annuale, cesserà solo quando la compagnia rispetterà le sentenze del tribunale italiano, considerato che è stata condannata per comportamento antisindacale, a seguito della sua volontà di non accreditare la reale rappresentanza associativa della Uiltrasporti, sindacato di maggioranza tra i dipendenti Ryanair con base in Italia, ai quali non vuole riconoscere né il contratto nazionale né le norme dell’ordinamento italiano”.