RIDARE DIGNITA' AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Sciopero generale 24 ore trasporto aereo: Uiltrasporti, situazione esasperata, vergognoso silenzio delle Istituzioni

Sciopero generale 24 ore trasporto aereo: Uiltrasporti, situazione esasperata, vergognoso silenzio delle Istituzioni

Roma, 23 settembre – “Domani l’intero settore del trasporto aereo sciopererà in tutta Italia, sarà una protesta di portata epocale dal momento che è stato superato ogni limite ed i lavoratori del trasporto aereo hanno raggiunto il culmine massimo della sopportazione. Il silenzio del Governo è inverecondo, da mesi chiediamo l’istituzione di un tavolo di confronto senza ricevere alcuna risposta” Così il Segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il Segretario Nazionale, Ivan Viglietti.

“Migliaia di lavoratori stanno perdendo in questi giorni il proprio posto di lavoro, Alitalia è la crisi più grande in atto, ma anche altre compagnie sono sull’orlo del baratro: Air italy oggi consegna le lettere di licenziamento, Norwegian, Ernest airlines. Altrettanto le società di handling, catering e i gestori aereoportuali, si tratta di un intero settore allo sbando” denunciano Tarlazzi e Viglietti che proseguono:

“L’indifferenza dei Ministeri coinvolti è sconcertante. Attendiamo da tempo di essere convocati dal Ministro Orlando, silente, per confrontarci immediatamente sul tema degli ammortizzatori sociali visto che 10 mila famiglie rischiano di ritrovarsi in pochi giorni senza lavoro, senza reddito e senza speranza.

Domani tutto il trasporto aereo sciopererà per 24 ore ed è solo l’inizio, ci saranno presidi a Fiumicino, Venezia, Milano Linate, Catania, Torino ed altri in corso di definizione.

Lo sciopero è per chiedere un intervento del Governo sulle crisi aziendali, ammortizzatori sociali e per dare battaglia contro il dumping sociale e salariale attuato da società private e pubbliche senza scrupoli che pensano di approfittare della crisi del settore per scaricarne gli effetti sui lavoratori imponendo loro condizioni di lavoro non negoziate con il sindacato e non degne di un Paese civile. È una vergogna” concludono.