Roma, 13 ottobre – “Il gruppo Fsi può e deve svolgere un ruolo chiave nel rilancio economico del nostro Paese, ma perché sia nelle condizioni di generare valore occorre sbloccare le nomine dirigenziali mancanti”. Lo dichiarano i segretari generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.
“Da mesi si trascina questo stallo inaccettabile e penalizzante – proseguono. Non ci si rende conto che i tempi della politica, pur in una situazione complessa come quella che sta vivendo il Paese, non sono compatibili con i tempi dell’economia e dell’industria, soprattutto se si considera che il piano degli investimenti del gruppo Fs prevede 20 miliardi di euro da mandare in gara entro il 2020. Per questo la nomina dei gruppi dirigenti è urgente affinché il Gruppo FSI torni a fare politiche di settore in ottica sostenibile e di riduzione dei divari territoriali. Si scelga e lo si faccia sulla base di criteri di competenza, capacità, conoscenza forte del settore e continuità. Lo si faccia presto.
Questi tentennamenti rallentano un gruppo come quello Fs che conta circa 70mila dipendenti divisi in quindici società e che gestisce circa 17mila chilometri di rete ferroviaria, a cui si devono aggiungere i circa 30mila chilometri di rete stradale e autostradale di Anas: entrambe le reti, quella ferroviaria e quella di strade e autostrade, hanno bisogno di essere tenute sempre in efficienza per garantire la mobilità, in sicurezza, di persone e merci”.