RIDARE DIGNITA' AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Tavolo Ministeriale su crisi Trasporto aereo: Uiltrasporti, adesso si pongano in essere le azioni per rilancio intero settore e quelle emergenziali in legge di bilancio

Tavolo Ministeriale su crisi Trasporto aereo: Uiltrasporti, adesso si pongano in essere le azioni per rilancio intero settore e quelle emergenziali in legge di bilancio

Roma, 20 ottobre – “È in corso l’incontro con il Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili nell’ambito del confronto sulla drammatica crisi di tutto il trasporto aereo. Questo era un tavolo che attendevamo da molto tempo, la crisi Covid ha provocato Il crollo del mercato determinando la crisi occupazionale ed industriale di tutto il comparto con conseguenze disastrose” così il Segretario generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi e il Segretario Nazionale, Ivan Viglietti in una nota.

“I temi posti all’attenzione del Mims sono molteplici e riguardano le crisi delle compagnie aeree (Alitalia, Air Italy, Norwegian, Ernest, Blue panorama etc.) dei gestori aereoportuali, degli handlers, delle società di catering, dei servizi e dell’intero indotto. Abbiamo avviato un percorso per individuare delle soluzioni che devono arrivare con la massima urgenza perché riguardano questioni non più rinviabili, prima fra tutte quella relativa agli ammortizzatori sociali per tutto il settore per il 2022. Questa è una delle misure emergenziali che deve trovare risposte nella legge di bilancio. Il mercato ancora non si è ripreso dalla pandemia, – spiegano Tarlazzi e Viglietti che proseguono – altri temi più strutturali come la riforma del settore, le regole di fair competition, lo stop al dumping salariale dovranno essere affrontati attraverso un bacino di reperimento unico che garantisca il mantenimento delle licenze e la riqualificazione dei lavoratori da cui tutte le imprese operanti in Italia dovranno attingere per reperire le risorse necessarie e dovranno essere anche incentivate a farlo.

Questo tavolo deve fornire, come detto, risposte immediate perché a dicembre terminano molte casse integrazioni con il rischio, da scongiurare, di decine di migliaia di licenziamenti.

Occorre ricostruire le basi per il rilancio del settore che fino ad oggi è stato preda di una competizione sregolata pagata soltanto dai lavoratori e ciò non è più ammissibile” concludono.